Dagli sputi alle bestemmie quelle sfide che non t’aspetti

Dagli sputi alle bestemmie quelle sfide che non t’aspetti
Non ci si crede, ci mancava solo che si discettasse di sputi nelle chat dei genitori. Lo sputo, un grande classico dell’adolescenza. Coinvolge i maschi, sportivi e non, non...

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Non ci si crede, ci mancava solo che si discettasse di sputi nelle chat dei genitori. Lo sputo, un grande classico dell’adolescenza. Coinvolge i maschi, sportivi e non, non è per forza un gesto offensivo, qualcuno minimizza “goliardico”. Gli sputati naturalmente non sono d’accordo. Uno sputo non si nega a nessuno nei cortili di scuola, nelle gite, negli spogliatoi. Tutto resta nell’ombra finché non si esagera, qualche genitore va a protestare e improvvisamente tutti cadono dalle nuvole: «Possibile, vanno tanto d’accordo... dove l’avranno imparato, chissà?». Dalla strada certo ma anche dalla tv, dove non c’è giocatore di calcio che non sputacchi a terra e, a buon bisogno, addosso all’avversario. Certo, non è la stessa cosa che prendere di mira qualcuno e dar vita a una stupida infantile guerra di sputi, dove chi non si abbassa al gioco subisce, in un odioso vischioso quanto finto cameratismo. Oltre all’adolescenza e a una certa ignoranza, dietro c’è l’esigenza di mostrarsi (sentirsi?) fichi, forti, a discapito del malcapitato di turno. Capitolo a parte le bestemmie. Come gli sputi, rientrano nello stesso atteggiamento, chi le pronuncia pensa di far colpo. È vero non passa inosservato, peccato. Con quel musetto così bello, farebbe colpo lo stesso.
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Il Messaggero