«Le bollette? Mai pagate». Non ne fanno mistero, anzi, la considerano una medaglia da affiggere, magari all’ingresso di quello che hanno ribattezzato...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SFILATA ISTITUZIONALE
Sul palchetto allestito davanti al palazzo occupato nell’ottobre del 2013 da Action, sale anche il presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri. Su tutti “vigila” il vice-sindaco, Luca Bergamo, che da subito si è mosso per far tornare la luce. E’ Andrea Alzetta, Tarzan, ovvero il leader del movimento delle occupazioni a Roma (ex consigliere comunale: una carriera politica “stroncata” da una condanna definitiva, e da una valanga di denunce a vario titolo), a gestire la partita e a promettere manifestazioni e proteste. C’è la diretta Facebook per chi è altrove. «Abbiamo sentito il vice-sindaco – urla Tarzan – e sta provando a contattare la Hera. Ha detto che se c’è un problema di morosità, il Comune se ne sarebbe fatto garante». Non solo. «Bergamo ci ha garantito che sarebbe anche venuto con 4 assessori per garantire la vicinanza del Comune a questa esperienza. Siamo contenti che questa amministrazione cambi idea rispetto ai luoghi occupati, dando un messaggio che va in controtendenza con quello di Matteo Salvini». Alzetta scandisce le parole: «Va colta questa occasione». L’obiettivo è chiaro: le bollette continueranno a non essere pagate dagli occupanti. Tocca a Paolo Perrini, a capo delle attività ludiche del centro (discoteca e pub), citare ancora Bergamo: «Ha detto che chiederà alla Cgil di intervenire nel consiglio di amministrazione della Hera». Qualcuno – è Ciaccheri – nota che la procedura di trattativa aperta dal Comune presso la Hera sia quanto mai singolare. La Alfonsi si unisce a quanti sono accorsi in difesa degli occupanti abusivi e morosi: «Questa esperienza va difesa».
LA DISCOTECA VA AVANTI
I tempi sono stretti. Perché se da un lato il palazzo ospita 450 persone (che versano una quota di affitto per l’occupazione delle stanze), dall’altro le feste non possono fermarsi. E così, mentre sui social si diffondono gli appelli ad aiutare “le famiglie in difficoltà”, dall’altra viene condivisa la locandina del prossimo djset, con ingresso a pagamento: il 17 maggio, un altro rave. Anche se Perrini promette: «Compreremo dei generatori, perché non ci fermeremo». The party must go on. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero