Roma, si spacciavano per poliziotti e rapinavano automobilisti: arrestati 2 fratelli

Roma, si spacciavano per poliziotti e rapinavano automobilisti: arrestati 2 fratelli
Quattro rapine negli ultimi tre mesi nella zona nord della Capitale. E’ quanto avvenuto ai danni di alcuni automobilisti, sempre in orario notturno e con lo stesso modus...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Quattro rapine negli ultimi tre mesi nella zona nord della Capitale. E’ quanto avvenuto ai danni di alcuni automobilisti, sempre in orario notturno e con lo stesso modus operandi. Al termine di accurate indagini da parte degli investigatori del commissariato Flaminio Nuovo, diretto da Massimo Fiore, è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Roma a carico di due fratelli O.P. e O.A., rispettivamente di 34 e 28 anni, ritenuti responsabili in concorso tra di loro, di rapina aggravata nei confronti di un automobilista.


In particolare, nella rapina avvenuta la notte del 7 aprile scorso, i due malviventi spacciandosi per appartenenti alle forze di polizia, con minaccia si facevano consegnare il portafoglio dalla vittima asportandogli il denaro. Attraverso la ricostruzione dei fatti denunciati dall’automobilista, all’assunzione delle testimonianze di alcuni passanti nonché all’acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza collocate a breve distanza dal luogo dei fatti, gli agenti sono riusciti ad identificare i due fratelli arrestati ieri. Proseguono le indagini per verificare l’eventuale coinvolgimento dei due in altri analoghi episodi.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero