Serpente a Roma, panico a Ostiense: il rettile avvistato sul marciapiede. L'esperto: «Ne vedremo tantissimi nei prossimi giorni»

Il biacco era vicino a un cassonetto della spazzatura. Nessuna cattura del rettile

Serpente a Roma, panico a Ostiense: il rettile avvistato sul marciapiede. L'esperto: «Ne vedremo tantissimi nei prossimi giorni»
Immaginiamo di camminare in strada e, improvvisamente, ritrovarci faccia a faccia con un serpente. Il panico è d'obbligo, sia chiaro, anche se si tratta di un rettile...

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Immaginiamo di camminare in strada e, improvvisamente, ritrovarci faccia a faccia con un serpente. Il panico è d'obbligo, sia chiaro, anche se si tratta di un rettile non velenoso. E' l' “avventura” capitata stamani a una donna mentre passeggiava nel quartiere Ostiense, insieme al suo compagno. «Stavamo camminando, a un tratto abbiamo visto il serpente e il mio compagno si è spaventato», racconta al Messaggero Rosamaria Caputi.

 

 

Serpente a Ostiense, il caso

Con loro, anche altri passanti: qualcuno si allontanava dal rettile, altri lo guardavano incuriositi.  Nessuna cattura, ma lui, il biacco era vivo ed immobile vicino a un cassonnetto della spazzatura. Si tratta di una specie non velenosa, ma come ricorda l'esperto è sempre opportuno fare attenzione poiché il loro morso può provocare infezioni batteriche importanti.

 

 

 

I pericoli

Con la stagione estiva e complice anche l'incessante presenza di rifiuti lungo le strade, sono in netto aumento le segnalazioni e gli avvistamenti ( in casi eccezionali anche catture, ndr) di rettili striscianti. «E' il periodo di maggiore attività e stanno nascendo tanti piccoli cuccioli», spiega al Messaggero l'esperto zoofilo, Andrea Lunerti. «Dalla metà di agosto in poi si apre il momento più intenso e ne ritroveremo molti. Il rettile di stamani è un subadulto e in quel momento si trovava in una posizione di difesa.  Perchè probabilmente - sottolinea Lunerti - è stato calapestato da una macchina oppure infastidito da un uomo. In questi casi, i biacchi si fermano e formano questa “S”, pronti a sferrare morsi o intimidire chiunque voglia ostacolare la loro fuga». 

 

 

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Il Messaggero