Scuole occupate, quando decide la minoranza

Scuole occupate, quando decide la minoranza
Le scuole non vanno occupate, non sono di proprietà di una parte degli studenti! @summo_t L’ultima, in ordine...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le scuole non vanno occupate, non sono di proprietà di una parte degli studenti!

@summo_t

L’ultima, in ordine cronologico, è quella del liceo Morgagni, a Monteverde. Segue quella di Socrate, Ruiz, Newton, Manara e, infine, quella del Virgilio che, con i suoi “stupefacenti” festini alcolici a pagamento, si è conquistata i titoli di tutti i principali tg nazionali. Occupazioni, queste, che si sono tradotte nell’interruzione dell’attività didattica, sostituita con dibattiti (che nulla hanno a che vedere con le lezioni vere tenute da docenti qualificati) o, più spesso, con partite di ping pong, dj set improvvisati e fumate collettive di spinelli. Azioni accomunate dalla totale assenza di coinvolgimento della maggioranza degli studenti, spesso all’oscuro del perché si sia deciso, talvolta da un giorno all’altro, di trasformare la scuola in un playground da sfruttare per scopi tutt’altro che istruttivi.

Il che spiega anche perché quasi sempre ad occupare sia una minoranza di studenti, che si è auto-attribuita la facoltà di incidere sul calendario scolastico, sostituendo arbitrariamente i giorni di studio con quelli di vacanze. Le eccezioni, si sa, esistono sempre: al Morgagni alcuni studenti hanno ripulito le aule, in un moto altruistico che non si registra spesso in blitz contraddistinti anche da atti vandalici. Quello che manca, rispetto alle proteste portate avanti dai movimenti studenteschi di altri tempi, è quel fine nobile che, molti decenni fa, era il miglioramento delle condizioni degli alunni, sostituito oggi da una banalissima fame di ferie extracurriculari.

marco.pasqua@ilmessaggero.it
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero