Gli studenti sfidano i divieti e manifestano, insulti dal corteo non autorizzato in Centro

Gli studenti sfidano i divieti e manifestano, insulti dal corteo non autorizzato in Centro
Hanno sfidato il divieto della Questura e si sono dati appuntamento, stamattina, in piazza Barberini, per un corteo, non autorizzato, che li ha portati fino a piazza Santi...

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Hanno sfidato il divieto della Questura e si sono dati appuntamento, stamattina, in piazza Barberini, per un corteo, non autorizzato, che li ha portati fino a piazza Santi Apostoli. Una manifestazione flop, visto che hanno aderito appena 300 studenti. Tra questi, una nutrita delegazione del Virgilio, che era partita in corteo (anche questo non autorizzato) dalla sede del liceo, in via Giulia, per raggiungere piazza Barberini. Slogan contro la polizia ("carabiniere mestiere di merd..." e "Digos boia") ma anche contro Il Messaggero e un suo giornalista, in una manifestazione organizzata per protestare contro le condizioni degli edifici scolastici nella Capitale. Ma che non è riuscita a coinvolgere le tante scuole della città, visto che, nonostante l'adesione di oltre 10 istituti, la partecipazione è stata ampiamente al di sotto delle aspettative. Gli organizzatori, che avevano preavvisato la Questura relativamente alla possibilità di svolgere un sit-in in piazza dei Santi Apostoli, avevano stimato un'adesione intorno alle mille unità. 


Tra fumogeni e petardi (ma anche qualche bomba carta), il corteo è partitono intorno alle 10.15 da piazza Barberini, passando per via degli Avignonesi, Fontana Di Trevi (tra gli sguardi sbigottiti dei turisti), fino a raggiungere piazza Santi Apostoli. Qui sono rimasti fino alle 12.30, in attesa di un incontro con la delegata alla Scuola della Città Metropolitana. ​

Solidarietà al Messaggero è stata espressa da Imma Battaglia: «Trovo inopportuna un'iniziativa che nella sua fattezza, ha un sapore di moderna destra. Far sfilare un corteo al grido di 'Marco Pasqua pezzo di m...', non è una cosa plausibile. Soprattutto non me lo aspetto da un gruppo di ragazzi in cui ho creduto e da cui in questo momento mi dissocio». «La libertà di stampa è un valore che va sempre difeso e tutelato sempre - ha detto Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center - Gli studenti delle scuole, che a seguito delle inchieste di Marco Pasqua hanno visto attivare le indagini della Procura presso le loro scuole, invitino il giornalista a parlare di legalità». Fabio Rampelli, capogruppo di FdI alla Camera, annuncia una interrogazione parlamentare sul corteo, sulle ingiurie rivolte al giornalista ma anche sui festini a base di alcol e droga che sono avvenuti nel Virgilio: «Le occupazioni - rileva a proposito di quanto documentato sul liceo di via Giulia - sono luoghi di illegalità diffusa in cui circolano sostanze stupefacenti: forme di protesta, queste, che sono ancora incredibilmente tollerate. La solidarietà va a chi ha documentato queste illegalità».

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Il Messaggero