Scuola. Il tempo corre e le scuole restano ancora senza risposte. Motivo per cui nell’ultimo Consiglio regionale dell’Associazione nazionale presidi del Lazio che si...
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Roma, arrivano i gazebo per elementari e medie
Scuola, adesso mancano pure i supplenti: caos delle regole sui distanziamenti
I NUMERI - A conti fatti sugli oltre 500 mila studenti (di cui oltre 100 mila iscritti ai primi anni di medie e superiori) il 20% potrebbe quasi sicuramente trovarsi a seguire una lezione dallo schermo di un computer. E non basterà questo: docenti che riprogrammano ancora una volta le lezioni da “remoto”, serviranno strumenti in mano ai ragazzi a partire dai “device”. Ovvero computer e connessioni stabili giacché sotto il “lockdown” con la sospensione della didattica e l’utilizzo della “Dad” almeno il 15% degli studenti liceali è rimasto fuori: o ha perso ore di lezioni perché impossibilitato a seguirle o non aveva i mezzi tecnici per collegarsi con le classi virtuali. Altra riflessione del Consiglio regionale dell’Anp è quella relativa ai laboratori: «Questi aspetti saranno completamente sacrificati» con gravi ripercussioni per gli studenti «degli istituti tecnico-professionali». «Le misure di sicurezza del Comitato tecnico scientifico - prosegue Rusconi - soprattutto in merito al distanziamento e alle modalità per vivere gli ambienti scolastici non si possono garantire in tutte le strutture e ci troviamo di fronte un ritardo piuttosto consistente sull’organizzazione generale.
Al più presto dovremo sapere se gli interventi di cosiddetta edilizia leggera partiranno per ovviare anche in parte al sovraffollamento».
Il Messaggero