«Calpesta l'ebreo» e «Anna Frank brucia», accompagnate da varie svastiche e croci celtiche. E ancora: «Parlateci delle Foibe». Queste le...
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Nel pomeriggio si è svolto un comitato studentesco al liceo di Pomezia nel corso del quale è emersa l'idea di dare vita ad un murales ispirato alla pace da realizzare nello stesso punto dove sono spuntate le scritte antisemite. Gli studenti hanno realizzato una catena umana all'uscita dalla scuola per protestare contro l'antisemitismo. Sabato è prevista una manifestazione contro l'odio, che si terrà forse in piazza dell'Indipendenza, promossa dalla Rete degli Studenti Medi. Nel pomeriggio intanto le scritte sono state rimosse dagli addetti del Comune. «È per noi assolutamente inaccettabile una simile vergogna», ha commentato preside del Liceo Blaise Pascal, la professoressa Laura Virli, spiegando che studenti e docenti «rabbrividiscono sdegnati» per quanto accaduto.
«È vergognoso quello che è successo, lo considero un attacco alla scuola e al suo ruolo educativo. Razzismo e antisemitismo non entreranno mai a scuola», ha subito dichiarato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina.
Quanto avvenuto è un episodio «ancora più grave in quanto viola la sacralità di un luogo di istruzione. Scritte vili, segno di una violenza che diventa sempre più palese e arrogante. Non basta più una risposta solo culturale, serve intervenire per reprimere. Non ci lasciamo intimidire, continueremo ad andare nelle scuole a tramandare la memoria», ha detto all'ANSA la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello. Il fascismo «oggi tenta di rialzare la testa approfittando della crisi economica, culturale e sociale che attanaglia il nostro Paese, ma sarà nuovamente sconfitto», ha commentato il comitato provinciale dell'Anpi di Roma. Intanto sono al vaglio dei carabinieri di Pomezia eventuali registrazioni di telecamere che potrebbero aver ripreso i responsabili.
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Alcuni giorni fa sempre a Pomezia era stata imbrattata una lapide dedicata ai martiri delle foibe su cui era stato scritto con vernice spray «Fasci appesi» con accanto falce e martello e il simbolo dell'anarchia. E in serata l'Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, ha reso noto di aver aperto una propria istruttoria sulla scritta antisemita «vile ebreo» rinvenuta ieri sera sul muro di cinta dell'impianto della Polisportiva Montespaccato di Roma, firmata Ultras Tivoli ed indirizzata al presidente Massimiliano Monnanni. Per il direttore dell'Unar, Triantafillos Loukarelis, è «in atto un'escalation da parte di gruppi organizzati. Lo Stato intervenga per sgominare questi gruppi organizzati». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero