Saxa Rubra, massacra la ex con una raffica di calci al volto

Aggressione a Saxa Rubra, periferia Nord di Roma. Un ragazzo di 21 anni del Salvador, per motivi di gelosia, prima ha strappato dalle mani il cellulare alla ex fidanzata, 23 anni,...

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Aggressione a Saxa Rubra, periferia Nord di Roma. Un ragazzo di 21 anni del Salvador, per motivi di gelosia, prima ha strappato dalle mani il cellulare alla ex fidanzata, 23 anni, romana, e poi le ha sferrato un calcio al volto. Il pestaggio si è verificato domenica, verso le 19.30, su un tratto di via Salvatore Lo Bianco: gli agenti del commissariato Flaminio sono arrivati in tempo per bloccare il violento e salvarlo dal linciaggio. Il giovane era stato bloccato da alcuni passanti che, inorriditi da quello che aveva appena commesso, avevano iniziato a picchiarlo.


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Una storia, come hanno ricostruito gli agenti, che si protrae da qualche tempo. La giovane, ad un certo punto, credendo che il fidanzato fosse cambiato, e gli aveva dato fiducia. Poi, è finita come è finita: con un violento calcio al volto. L'arrestato è un cittadino salvadoregno che ha precedenti per stalking e violenza fisica. Il bersaglio sempre lo stesso: la fidanzata. Già un anno fa, lo straniero era finito nel mirino della giustizia per atti persecutori nei confronti della ragazza. Lui, da perfetto manipolatore, era riuscito a convincerla a ritirare la denuncia, cosa che la giovane aveva fatto. Lei si era convinta che lui avesse passato un brutto periodo e che ora il loro amore potesse andare a gonfie vele.


Invece, il salvadoregno ha usato ancora più violenza. Un'ambulanza ha portato la ragazza all'ospedale Sant'Andrea. I risultati medici hanno evidenziato la frattura scomposta del naso, ecchimosi ed escoriazioni sul volto. La prognosi è di 30 giorni. «Non volevo - ha detto il giovane ai poliziotti - ma poi ho creduto che mi tradisse e mi è andato il sangue al cervello: ho perso il controllo». Una giustificazione risibile. Il violento è stato accusato di lesioni gravi e di rapina del cellulare. Accuse, a causa delle quali, è stato portato nel carcere di Regina Coeli dove è stato rinchiuso in una cella. Gli agenti del commissariato Flaminio hanno esposto i fatti in una lunga informativa. Sono stati verbalizzati i testimoni del pestaggio ed anche quello che ha raccontato la vittima in ospedale. I genitori di lei hanno ringraziato la polizia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero