Starbucks apre a Roma: la primavera sarà a base di frappuccino

Starbucks apre a Roma: la primavera sarà a base di frappuccino
Che male mai potrà fare Starbucks? Che poi, in piazza di Spagna e a Termini, ci andranno solo i turisti Gabriele ...

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Che male mai potrà fare

Starbucks? Che poi,
in piazza di Spagna e a Termini,
ci andranno solo i turisti
Gabriele

Prepariamoci a frappuccini, caramel latte e muffin. Dopo molti annunci, sembra davvero la volta buona: entro primavera, a Termini e piazza di Spagna, apriranno le prime due caffetterie a Roma di Starbucks. Come ha anticipato l’altro giorno sul web la Dire, si tratta di un progetto che seguirà a ruota quello di Milano. Ma a proposito di brand internazionali, l’assessore al Commercio, Adriano Meloni, ha dato anche un’altra conferma: «Il più grande Apple store d’Italia, in via del Corso, aprirà tra un anno». Starbucks e Apple arriveranno dopo un’altra importante apertura, quella in via del Tritone della Rinascente: al di là del nome, che fu ideato cent’anni fa da Gabriele D’Annunzio, oggi appartiene al colosso thailandese dei centri commerciali, Central Group.

Messe in fila queste tre notizie possono raccontare una Roma sempre più uguale, dal punto di vista commerciale, a qualsiasi altra grande città del mondo; semmai l’anomalia, che spesso spiazza i turisti che non amano i cambiamenti, è che non vi fosse né uno Starbucks né un Apple store in centro. L’altra faccia della medaglia è che le bandierine nelle zone più prestigiose sono sempre più spesso straniere. Ma sarebbe miope fermarsi a questo. Per due motivi: il primo è che comunque quegli investimenti confermano che, nonostante il suo miliardo e mezzo di problemi, Roma è ancora attraente. Il secondo che c’è comunque reciprocità, che a Pechino o Miami, potremo tranquillamente incontrare qualche brand italiano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero