Un’auto scura che passa vicino all’ospedale vicino al Vaticano. Scende un uomo che lancia una bottiglia incendiaria e centra la finestra di un reparto e innesca un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non ci sarebbero testimoni utili all’identificazione di chi ha lanciato la ”molotov”. Potrebbe trattarsi di una sola persona come di più individui. C’è un automobilista che ha visto l’auto scura fermarsi e poi anche il lancio della bottiglia con liquido infiammabile che, spaccato il vetro di una finestra, è finita nel reparto. Sono molti gli investigatori a lavorare su questo caso che ha caratteristiche, così come riferiscono gli inquirenti, allarmanti. Le modalità del lancio della ”molotov” nell’ospedale avrebbe potuto causare conseguenze ben più gravi. Gli investigatori hanno sequestrato le immagini di alcune telecamere che potrebbero avere ripreso le scene dell’attentatore in macchina. Una sequenza potrebbe portare gli agenti a risalire al proprietario dell’auto e, magari, scoprire il colpevole. Sono stati anche ascoltati i sanitari che hanno spento l’incendio. Un racconto importante il loro, vissuto nell’immediatezza del fatto, che potrebbe rivelarsi utile ad imboccare la pista giusta. Chi voleva danneggiare il reparto di Radiologia e per quale motivo? Anche su questo stanno lavorando gli investigatori che non escludono che il movente possa trovarsi anche fra i frequentatori dell’ospedale. C’è anche un precedente che ora sarà visto con altri parametri. Il 10 ottobre scorso scattò un’emergenza incendio sempre al Santo Spirito, nel reparto di Psichiatria. Intervennero i pompieri e la polizia. Poi, l’incendio si rivelò di piccole dimensioni e sarebbe stato causato da un materasso per cause accidentali.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero