Raid notturno al Santo Spirito, lanciata una molotov in un reparto

Raid notturno al Santo Spirito, lanciata una molotov in un reparto
di Marco De Risi
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Giovedì 24 Ottobre 2019, 19:46 - Ultimo aggiornamento: 21:31

Un’auto scura che passa vicino all’ospedale vicino al Vaticano. Scende un uomo che lancia una bottiglia incendiaria e centra la finestra di un reparto e innesca un incendio. Un atto grave sul quale sta indagando la polizia. L’autore è riuscito a fuggire. Il lancio dell’ordigno è accaduto mercoledì notte intorno alle 2.30 nel reparto Radiologia dell’ospedale Santo Spirito in lungotevere in Sassia, nel centro storico, a due passi da via della Conciliazione. Sembra una scena da film, invece è estremamente reale. Un’auto si ferma davanti al palazzo antico del nosocomio e lancia un bottiglia ”molotov” dentro l’ospedale. La bottiglia incendiaria sprigiona un rogo all’interno del reparto di Radiologia. Le fiamme investono un angolo del reparto. Alla fine, il personale sanitario è riuscito a spegnere il principio l’incendio. Sul posto è arrivata la polizia che ha fatto scattare un’inchiesta per individuare l’incendiario. Gli agenti sono saliti nel reparto e hanno ricostruito l’accaduto. Si sono trovati davanti una finestra con il vetro rotto, dopo pochi metri hanno repertato i cocci della bottiglia che conteneva il liquido infiammabile e hanno sequestrato anche il rudimentale innesco.

Non ci sarebbero testimoni utili all’identificazione di chi ha lanciato la ”molotov”. Potrebbe trattarsi di una sola persona come di più individui. C’è un automobilista che ha visto l’auto scura fermarsi e poi anche il lancio della bottiglia con liquido infiammabile che, spaccato il vetro di una finestra, è finita nel reparto. Sono molti gli investigatori a lavorare su questo caso che ha caratteristiche, così come riferiscono gli inquirenti, allarmanti. Le modalità del lancio della ”molotov” nell’ospedale avrebbe potuto causare conseguenze ben più gravi. Gli investigatori hanno sequestrato le immagini di alcune telecamere che potrebbero avere ripreso le scene dell’attentatore in macchina. Una sequenza potrebbe portare gli agenti a risalire al proprietario dell’auto e, magari, scoprire il colpevole. Sono stati anche ascoltati i sanitari che hanno spento l’incendio. Un racconto importante il loro, vissuto nell’immediatezza del fatto, che potrebbe rivelarsi utile ad imboccare la pista giusta. Chi voleva danneggiare il reparto di Radiologia e per quale motivo? Anche su questo stanno lavorando gli investigatori che non escludono che il movente possa trovarsi anche fra i frequentatori dell’ospedale. C’è anche un precedente che ora sarà visto con altri parametri. Il 10 ottobre scorso scattò un’emergenza incendio sempre al Santo Spirito, nel reparto di Psichiatria. Intervennero i pompieri e la polizia. Poi, l’incendio si rivelò di piccole dimensioni e sarebbe stato causato da un materasso per cause accidentali.
 

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