Salvini in Campidoglio ed è subito rissa: «Marino vada via». «Via, tu, razzista»

Salvini in Campidoglio ed è subito rissa: «Marino vada via». «Via, tu, razzista»
Mai con Salvini, sempre con Salvini. E in mezzo lui, il Matteo della Lega con t-shirt d'ordinanza anti-renziana. Il leader del nuovo Carroccio si è affacciato in Campidoglio:...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Mai con Salvini, sempre con Salvini. E in mezzo lui, il Matteo della Lega con t-shirt d'ordinanza anti-renziana. Il leader del nuovo Carroccio si è affacciato in Campidoglio: ed è stata subito ressa. Da una parte giornalisti e operatori pronti a seguire il verbo del leghista, dall'altra opposte tifoserie sotto la statua del Marc'Aurelio a fare i comitati d'accoglienza.






In attesa dell'iniziativa di sabato, Salvini se l'è presa con Marino: «Io vado dove mi chiamano, non mi auto invito da nessuna parte. Semplicemente c'è un sindaco totalmente incapace e inadatto a fare il sindaco».



Poi ha dato del «cretini» a un gruppo di militanti di Sel, capeggiati dal capogruppo vendoliano Gianluca Peciola, che in piazza lo invitava candidamente ad andarsene da Roma: «Non vogliamo i razzisti».



Ma la falange armata dei salviniani dell'Urbe ha subito difeso il caro Matteo: ne è scaturito così un battibecco tra il neo leghista Marco Pomarici e il vendoliano Peciola, a loro volta anche contro l'altro Matteo. Il tutto mentre Salvini parlava di euro, logo di Roma capitale che fa pena, disfida veneta Tosi-Zaia, Renzi venditore di frottole, immigrati da respingere e forse mondiali in Qatar. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero