Roma capitale dell’accoglienza. Dietro ai cassonetti che vedo dal balcone ci sono 3 materassi da almeno 20...
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Dietro ai cassonetti che vedo
dal balcone ci sono 3 materassi
da almeno 20 giorni.
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Il caos rifiuti prosegue ed era ampiamente annunciato. Ma ci sarà un altro periodo dell’anno molto delicato in cui si rischierà di tornare in crisi (semmai sarà terminata quella in corso): i primi giorni di primavera. Nelle puntate precedenti: prima delle elezioni di Ostia, la giunta e i vertici dell’Ama annunciarono solenni che proprio nel X Municipio, ma anche nel VI (Tor Bella Monaca) a febbraio sarebbe partito il nuovo sistema fantascientifico di raccolta differenziata.
Una rivoluzione sulla carta epocale, benché per ora sia solo un progetto. Prevede, come già avviene in altre città virtuose, sacchetti con i tag, in pratica una etichetta per ogni utente. In questo modo l’Ama conoscerà tipo e quantità di rifiuti conferiti dal singolo cittadino: in futuro, quando tutta la città avrà questo servizio, potrà anche applicare la tariffa puntuale, chi produce meno indifferenziato, paga meno di Tari. Tutto molto bello e intelligente, se non fosse che Ama è allo stremo delle forze. Non ha una organizzazione tale da sopportare l’ordinaria amministrazione, figuriamoci cosa potrà succedere quando dovrà raggiungere mezzo milione dei cittadini con un servizio tanto rivoluzionario e capillare. Non si partirà a febbraio come promesso, si farà comprensibilmente melina, lasciando passare il 4 marzo (tornata elettorale) e solo dopo si comincerà sul serio con l’applicazione del nuovo sistema. Giusto nella teoria, sulla pratica, prepariamoci a una primavera rovente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero