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Incidenti ricorrenti, anche con vittime, soprattutto a causa dell'alta velocità e della scarsa illuminazione. Via di Tor Tre Teste, alla periferia orientale di Roma, è diventata una delle strade più pericolose della Capitale. A denunciarlo sono i cittadini della zona, riuniti nel Comitato di quartiere "Tor Tre Teste attiva", che chiedono al Campidoglio di intervenire urgentemente, anche realizzando rotonde e installando semafori, segnalatori visivi, autovelox, dossi.
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Insomma, tutto ciò che possa servire per restituire sicurezza a una strada funestata da una serie di tragedie: l'ultima delle quali è stata quella di Emiliano Pompei, il ragazzo di 21 anni morto in un incidente avvenuto proprio all’incrocio tra via Lanari e via di Tor Tre Teste lo scorso ottobre.
Il profilo Facebook del comitato di quartiere è diventato una bacheca per denunciare la pericolosità della strada e l'eccessivo numero di sinistri. Uno di questi, tre giorni fa, ha causato la chiusura temporanea di via di Tor Tre Teste all'altezza della rotonda di viale Enzo Ferrari. Uno dei punti più pericolosi, secondo i residenti, per le corse a folle velocità di auto e moto, che si scatenano su una strada comunque inserita in un contesto urbano e popoloso. «In zona abitano 250 famiglie, e i rischi sono davvero elevati - spiegano dal comitato - Siamo pronti a rivolgerci anche al prefetto per segnalare la pericolosità di questa strada».
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