Roma, il caos quotidiano di via delle Benedettine: alunni a scuola e traffico in tilt

Roma, il caos quotidiano di via delle Benedettine: alunni a scuola e traffico in tilt
Siamo ormai a metà settembre: il lavoro chiama, le scuole sono aperte e operative ma soprattutto Via delle Benedettine è nuovamente bloccata. Il suono dei clacson e...

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Siamo ormai a metà settembre: il lavoro chiama, le scuole sono aperte e operative ma soprattutto Via delle Benedettine è nuovamente bloccata. Il suono dei clacson e le lamentele sono all’ordine del giorno. Gli abitanti sono stanchi. La via di Monte Mario, dotata di ben tre Istituti scolastici, negli orari di punta, diventa un vero e proprio inferno: macchine perennemente incastrate, manovre su manovre e, di conseguenza, un rallentamento non indifferente. Cosa causa questa situazione a dir poco fastidiosa?

I residenti devono poter uscire dalla via con le loro vetture per andare al lavoro e i genitori dei bambini che frequentano le scuole pretendono di accompagnare i loro figli direttamente sotto le strutture interessate, anch’essi con la macchina. Il tutto, in una via alquanto stretta. Il risultato? Un caos noioso e seccante che si potrebbe evitare; ma come? Risponde a questa domanda un ragazzo che ogni giorno è costretto ad interfacciarsi con questa realtà: “se gli accompagnatori lasciassero il proprio mezzo di trasporto parcheggiato nella piazza antecedente alla via, la situazione diventerebbe più vivibile e civile”. A quanto pare, però, il semplice atto di camminare non è preso in considerazione dai genitori degli scolari: ironicamente parlando, perché fare 300 metri a piedi quando si possiede una macchina? O addirittura un furgone a nove posti? Furgone, questo, responsabile della maggior parte dei problemi di viabilità a causa delle sue ingombranti dimensioni. “Basterebbe più senso civico e meno pigrizia da parte loro” conclude il ragazzo. Il problema non è da sottovalutare: “Per arrivare puntuale al lavoro sono costretta a partire un’ora prima, è veramente frustrante” spiega una donna, residente in via delle Benedettine, ormai satura, come molti, di questa situazione. 

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Il Messaggero