Roma, vendevano finti diamanti agli anziani: denunciati tre italiani

Roma, vendevano finti diamanti agli anziani: denunciati tre italiani
Stavano tentando di raggirare degli anziani, in via Chiabrera, nel quartiere San Paolo, facendosi dare tremila euro per l'acquisto di alcuni pseudo diamanti che in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Stavano tentando di raggirare degli anziani, in via Chiabrera, nel quartiere San Paolo, facendosi dare tremila euro per l'acquisto di alcuni pseudo diamanti che in realtà erano solo pezzi di vetro. Una vera e propria truffa alla Totò messa in atto a Roma da 3 uomini di origini palermitane, di 32, 40 e 54 anni, tutti con precedenti analoghi, che sono stati denunciati per tentata truffa aggravata in concorso dai carabinieri della Stazione Roma San Paolo. Nei loro confronti, inoltre, è stato richiesto e ottenuto il foglio di via obbligatorio dal Comune di Roma per la durata di 3 anni.


In due avvicinavano in strada persone anziane per proporgli la vendita, ad un prezzo ultra scontato, di diamanti, a loro dire - purissimi, poco dopo si avvicinava un finto gioielliere, «casualmente» di passaggio, in realtà un complice, che, con una lente da esperto, confermava la purezza dei diamanti e tentava di introdursi nella trattativa traendo ulteriormente in inganno la vittima che, a quel punto, vantava la precedenza nella compravendita ed era disposto a pagare. I tre, dopo essersi disfatti dei finti brillanti, sono stati trovati in possesso di 40 banconote da 100 euro e altre 36 da 50 euro nascoste nella loro auto, tutte palesemente contraffatte e con la dicitura «fac-Simile» riportata su una facciata che utilizzavano per la finta trattativa.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero