La caccia al tifoso tedesco per le strade e i locali di Trastevere dopo la partita tra Lazio e Eintracht Francoforte dello scorso 13 dicembre era finita con l'aggressione a un...
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Roma, carabiniere aggredito da ultrà laziali: arrestato "il gigante" degli Irriducibili. Perquisita casa di uno speaker radiofonico
Nei loro confronti sono state eseguite perquisizioni (a Roma, Grottaferrata, Sant'Oreste, Anzio e Lariano) durante le quali gli agenti della Digos della Questura insieme ai colleghi dell'appuntato della Compagnia carabinieri Trastevere all'epoca rimasto ferito alla testa per il lancio di oggetti, hanno rinvenuto hashish e piccole dosi di marijuana ritenute per consumo personale. In casa del gigante, gli operatori hanno rinvenuto, in particolare, due bilancini di precisione nonché gli abiti indossati durante il raid le cui immagini, rilanciate dagli stessi tifosi sui social, fecero il giro del web. Nel video, si vedeva il militare ritrovarsi di fronte una cinquantina di incappucciati che erano stati visti fare su e giù su ponte Garibaldi a caccia dei tedeschi.
LE BASTONATE
Nell'incursione vennero presi a bastonate 3 stranieri, uno fu anche rapinato. Senza perdere la calma, l'appuntato estrasse la pistola, indietreggiò e aspettò che gli ultras si allontanassero. Su di loro, però, c'erano già gli occhi della Digos. I poliziotti li avevano filmati prima della partita mentre attendevano in un pub di via Tiepolo, al Flaminio, «in evidente atteggiamento di attesa dato che nessuno stava consumando bevande e alcolici», scrive il gip nell'ordinanza, il passaggio della tifoseria ospite. In quell'occasione la Scientifica li aveva filmati mentre si avvicinavano a Ponte Milvio, «tutti vestiti di scuro, bavero alzato e berretti calzati». Dal raffronto tra i filmati, attraverso le «analogie cefaloscopiche», il riconoscimento del bordo del giaccone e delle scarpe, gli investigatori sono arrivati alla conferma che il 25enne fosse il giovane che aveva scaraventato un bidone dell'immondizia contro il militare. Anche i tabulati telefonici lo confermavano. Così polizia e carabinieri lo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e uso di strumenti per evitare il riconoscimento.
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Il Messaggero