Roma, turista stuprata a Colle Oppio: «Mi ha colpito con un pugno e sono svenuta, poi non ricordo nulla»

Roma, turista stuprata a Colle Oppio: «Mi ha colpito con un pugno e sono svenuta, poi non ricordo nulla»
«Ricordo che mi ha abbordato nel locale e poi siamo usciti. All'altezza del parco di Colle Oppio mi ha aggredito, mi ha colpito con un pugno al volto e io ho perso i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Ricordo che mi ha abbordato nel locale e poi siamo usciti. All'altezza del parco di Colle Oppio mi ha aggredito, mi ha colpito con un pugno al volto e io ho perso i sensi, non ricordo cosa sia accaduto dopo».

È il racconto fatto in tribunale a Roma dalla turista australiana stuprata e rapinata la notte tra il 2 e il 3 ottobre scorsi, nell'ambito di un incidente probatorio davanti al gip Giulia Proto. Autore presunto della violenza è Eduard Oprea, romeno di 40 anni, detenuto nel carcere di Regina Coeli. L'arrestato, accusato di violenza sessuale e rapina e assistito dall'avvocato Andrea Palmiero, era presente oggi in aula.

Nel corso dell'atto istruttorio irripetibile la donna di 49 anni ha ricostruito tutte le fasi della terribile serata. «Ero arrivata a Roma - ha spiegato in collegamento video da una aula protetta - per trascorrere qualche giorno di vacanza insieme a un amico. Quella sera ho deciso di recarmi in un locale che si trova a poca distanza dalla stazione Termini. Ricordo di avere bevuto due drink e di essere stata avvicinata da Oprea».

La donna non ricorda di aver subito la violenza sessuale perché era in stato di incoscienza per le percosse subite, ma ha negato di essere stata avvicinata da due arabi, così come raccontato da Oprea che ha cercato così di scagionarsi. «Mi sono risvegliata dopo alcuni minuti - ha aggiunto - avevo dolori in più parti del corpo. Non avevo più i soldi e i gioielli». Al termine dell'udienza la donna ha riconosciuto come suoi alcuni gioielli trovati in possesso dell'indagato, che nell'interrogatorio di garanzia ha negato sia lo stupro che l'aggressione. Le parti sono ancora in attesa dei risultati del Dna che nei giorni scorsi è stato prelevato all'arrestato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero