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Sembra la trama di un film, ma è una storia vera. Il copione: un nobile tedesco cerca finanziatori per ristrutturare il suo castello in Germania e viene raggirato da un gruppo di truffatori che, proprio sotto i suoi occhi, riescono a sottrargli una borsa contenente mezzo milione di euro. La location è un albergo a cinque stelle nel cuore della Capitale, oltre ad appartamenti di lusso affittati a piazza Navona e a Prati. Anche i protagonisti, che si muovono a bordo di auto di lusso, sono di primo piano: a guidare la banda è Miroslav Milenkovic - questo è uno dei suoi tanti alias -, il ladro dei vip che ha fatto tremare Londra e che ha messo a segno un colpo milionario, nel dicembre 2019, a casa di Tamara Ecclestone, modella e figlia dell’ex patron della Formula 1, Bernie. Ora si trova sul banco degli imputati insieme ai suoi complici, su richiesta del pubblico ministero Francesco Basentini.
Tutto inizia nell’agosto del 2020. Il nobile tedesco pubblica un annuncio su un quotidiano, dicendo di essere alla ricerca di un finanziatore per il progetto di ristrutturazione da 10 milioni di euro del castello di famiglia, in Germania. Dopo qualche giorno viene contattato via mail da un intermediario, che si presenta con il nome di Alexander Bilal - in realtà, secondo il pm, si tratterebbe di Bruno Rosi -, dice di essere interessato all’affare e assicura di poter trovare in breve tempo un gruppo di finanziatori disposti a partecipare. In cambio, chiede una commissione del 5 per cento dell’intero importo: 480mila euro.
L’IMBROGLIO
La truffa è credibile e organizzata nei dettagli, tanto che la vittima accetta di raggiungere la Capitale per incontrare la banda, che si è organizzata allestendo uffici in un appartamento vicino a piazza Navona e in uno in zona Prati.
LE INDAGINI
Gli agenti acquisiscono i filmati delle telecamere di sorveglianza dell’hotel e individuano la targa della Mercedes. L’autista viene convocato in commissariato e, all’uscita, viene pedinato. Si ferma, vicino a piazza Navona e fa salire a bordo due uomini e una donna che escono da un appartamento. Li accompagna a Prati, dove entrano in un palazzo ed escono poco dopo tenendo in mano alcune buste. I poliziotti intervengono. A bordo dell’auto ci sono 200mila euro in contanti, in mazzette da 200 euro. Nel bagagliaio ci sono altri soldi e i telefonini. Altri 50mila euro vengono trovati all’interno di uno degli appartamenti, insieme alla macchinetta conta soldi, a diverse banconote false e a una cartellina blu contenente documenti e immagini del castello in Germania. L’accusa per tutti quanti è furto aggravato.
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Il Messaggero