Calca e assembramenti ai cancelli della Nuova Fiera di Roma, ieri, per il «Test-Day». Alle 7.30 del mattino, circa 2.500 persone si sono accalcate davanti...
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I CANDIDATI
Sono venuti a Roma da ogni parte d'Italia: in treno (diversi sono scesi alla stazione Fiera), in pullman (alcuni i mezzi venuti soprattutto dal Sud), in auto (i ragazzi sono venuti sia da soli, sia accompagnati dai genitori). Calca all'inizio a parte, è stato durante tutta la mattinata che in quel tratto di via Portuense proprio i genitori dei ragazzi e gli accompagnatori hanno scatenato una lotta contro il sole, che in quel momento iniziava a picchiare. Ieri alle 15 in città si sono registrati i 38 gradi di massima. Le filosofie messe in campo sono state due: c'è chi è rimasto tutto il tempo in macchina con l'aria condizionata accesa e chi ha cercato un po' d'ombra mettendosi sotto i piloni del tunnel. Anche in questo caso, proprio come per la mattina, lo spazio era poco e gli accompagnatori erano tanti, così il distanziamento sociale non è stato rispettato. C'è anche, però, chi l'ha presa con più filosofia e si è disteso sul prato a prendere il sole. «Ai ragazzi e agli accompagnatori, che spesso sono più degli stessi candidati, fuori dai nostri cancelli possiamo solo raccomandare di rispettare le norme, che all'interno della nostra area invece garantiamo sempre», commenta Pietro Piccinetti, amministratore unico di Fiera Roma. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero