A Trastevere aleggiava con la tenacia di un ricordo custodito dai nonni. Ma le prove tangibili della sua esistenza si erano spente nell'oblio di una città moderna che a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL POZZO
Il pozzo era l'unica chance. «La calata in corda è stata dura, il pozzo è stretto e bello profondo, siamo scesi a 23,5 metri», racconta Grassi. Atterrati nel tunnel, la prima sorpresa: «In fondo al pozzo, nel primo ambiente, abbiamo trovato alcuni oggetti, lasciati lì intatti dalle persone: numerose scarpe e un cappello», avverte Grassi. Di lì ha preso il via l'indagine. Il sistema sotterraneo lungo duecento metri appare rivestite di mattoni: «Non fu previsto alcun rinforzo in cemento, confidando sulla profondità e dunque sulla copertura naturale superiore costituita dal Gianicolo», spiega Grassi. Gli speleologi si sono trovati di fronte una sequenza di ambienti separati da soglie per distribuire le persone. Al centro del pavimento corre una scanalatura per la raccolta delle acque. Tra una camera e l'altra sono state rinvenute persino boccette di cosmetici e medicinali (prodotte da Tocco Magico di Roma e Giorgio Zoja di Milano). La galleria appare in ottimo stato, nonostante l'abbandono e senza destinazione da decenni. Ed è ben areata. Di qui, la proposta degli esperti: una volta capito a chi appartiene la galleria (al demanio?), e di chi è l'area di uscita si potrebbe smurare l'accesso da vicolo del Cedro, proteggendolo con cancellata e grata. «La galleria potrebbe così essere resa facilmente visitabile ospitando un museo della memoria bellica di Trastevere», dice Lorenzo Grassi. Oppure, con una visione più ampia, a volo d'uccello sulla città, potrebbe essere inserita nel progetto del museo diffuso dei sotterranei di Roma: «Un luogo - rilancia Grassi - dove mostrare le ricostruzioni di tutti gli utilizzi del sottosuolo: dai mitrei alle catacombe, sino ai rifugi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero