Un migliaio di multe fatte sparire nell'Ufficio Notifiche del comando di via Ostiense. Centinaia fatte annullare, con l'espediente del ricorso in cui si attestava il...
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LE NOTIFICHE
Per il raggiro la Procura ha individuato un personaggio cardine: il funzionario della polizia municipale Enrico Riccardi, addetto al Servizio Notifiche Manuali, finito a giudizio insieme ai primi beneficiari, i commercianti di liquore trasteverini Alessandro e Silvio Bernabei. In base alle accuse del pm Laura Condemi, il primo avrebbe fatto sparire le relate di notifica dei verbali di contravvenzione che per anni avrebbero ricevuto i secondi, titolari delle società Spirit service e Bernabei Liquori. Senza tale documento, infatti, è impossibile procedere all'iscrizione a ruolo delle multe e la verifica del regolare pagamento, facendo svanire il lavoro dei colleghi. Non per qualche multa però, ma per un migliaio. Tanto che all'inizio, per le multe annullate ai Bernabei, gli stessi vigili che avevano sviluppato le indagini, avevano calcolato (in eccesso) un buco negli incassi comunali di 350.000 euro, ricalcolato in 100.000, ma che, tra ricorsi accolti, potrebbe ulteriormente diminuire.
I fatti contestati sono datati e risalgono agli anni fra il 2007 e il 2011. Il gup Maria Paola Tomaselli ha riconosciuto la costituzione di parte civile del Campidoglio, leso nell'immagine e nelle casse.
FALSI DOCUMENTI
A conclusione dell'inchiesta sono finiti a giudizio altri due destinatari di una trentina di contravvenzioni, a cui Riccardi avrebbe riservato lo stesso trattamento dei commercianti di Trastevere. E poi, con un ruolo più marginale, anche due colleghi, i funzionari della polizia municipale Lucia Pascazi e Marco Conti: la prima avrebbe fatto invalidare tre multe, l'altro due, allegando in sede di ricorso alla sanzione ricevuta, una falsa documentazione che attestasse la presenza a bordo dell'auto di una persona invalida. Un trucchetto quello del trasporto di invalidi che sarebbe stato usato anche per bloccare con ricorsi alla Prefettura le contravvenzioni ai mezzi e gli autocarri utilizzati dai Bernabei per il trasporto di vini e liquori. Il caso era scoppiato dopo che i fratelli Bernabei avevano denunciato per due concussioni un manipolo di vigili urbani poi arrestati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero