Roma, stangata autovelox, multe triplicate

Roma, stangata autovelox, multe triplicate
Spingere troppo il piede sull'acceleratore costa. E non solo in termini di sicurezza stradale. Lo sanno bene le decine di migliaia di automobilisti romani che, nel 2014, si...

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Spingere troppo il piede sull'acceleratore costa. E non solo in termini di sicurezza stradale. Lo sanno bene le decine di migliaia di automobilisti romani che, nel 2014, si sono visti recapitare dalla polizia locale di Roma Capitale un verbale per eccesso di velocità. Anche per effetto della campagna “Andate piano” - lanciata lo scorso maggio dal Corpo guidato dal comandante Raffaele Clemente - nel 2014 le multe per chi è sfrecciato oltre i limiti consentiti davanti agli autovelox disseminati sul territorio capitolino si sono triplicate rispetto al 2013: in tutto l'anno scorso i vigili hanno infatti staccato verbali per 5,7 milioni di euro contro i 2,2 milioni di accertamenti effettuati nell'anno solare precedente.




Cifre certificate nel rendiconto 2014 da poco licenziato dall'assemblea capitolina. E nemmeno gli ausiliari del traffico, che si occupano principalmente di sanzionare gli indisciplinati della sosta, hanno avuto la mano leggera. Dal 1° gennaio al 31 dicembre del 2014 hanno firmato contravvenzioni per 9,6 milioni di euro. Nel 2013 avevano staccato verbali per 5,5 milioni, spicciolo più spicciolo meno: da un anno all'altro 4 milioni di euro in più assicurati alle casse capitoline.



LE STIME Ogni anno la giunta capitolina predispone un prospetto su quanto stima possa incassare dalle multe per violazione del codice della strada. Sia i vigili sia gli ausiliari del traffico nel 2014 sono stati più diligenti di quanto l'amministrazione centrale prevedesse. I 5,7 milioni di contravvenzioni fatte dalla polizia locale con l'utilizzo dell'autovelox sono più del doppio dei 2,5 milioni che Roma Capitale pensava di incassare.



Stesso discorso per gli ausiliari: il Comune pensava di intascare 9 milioni, loro hanno fatto verbali per oltre mezzo milione in più. C'è da dire che queste cifre non si trasformano direttamente in cash per il Campidoglio. Basti pensare che le entrate originate dalle contravvenzioni alle norme sulla circolazione stradale (che oltre agli autovelox e le multe degli ausiliari contemplano anche gli arretrati e tutti gli altri tipi di multe fatte dai vigili) nel 2014 sono pari – in termini di accertamenti - a 321,9 milioni di euro di cui 94,2 relativi alla competenza 2014 (interamente incassate) e 227,7 relativi di azioni finalizzate al recupero degli arretrati di cui incassati 11,5 milioni. Insomma degli oltre 321 milioni potenziali, a disposizione delle casse comunali ne sono entrati effettivamente poco più di cento.



Per il 2015 è lecito attendersi una diminuzione delle foto-multe degli autovelox. Così almeno la pensa il Campidoglio che nella sua relazione previsionale e programmatica 2015-2017 sostiene che, relativamente all'operazione “Andate piano” «il rapporto tra il numero di violazioni e il numero di passaggi mostra un andamento decrescente». Insomma il deterrente sembra funzionare, anche perché ormai gli automobilisti conoscono quali sono le zone “calde” battute dai vigili armati di autovelox: dall'Appia Nuova all'Aurelia, dalla Salaria alla via del Mare fino a Corso Francia.



LE ALTRE VOCI Nel rendiconto 2014 si calcolano anche gli accertamenti collegati ai proventi dei parcometri e ai permessi di accesso alla Zona a traffico limitato: sono stati pari complessivamente a 21 milioni di euro, contro i 15,1 milioni del 2013. I proventi da parcometri si attestano sui 3,7 milioni e sono in linea con gli anni precedenti, quelli da permessi per Ztl ruotano sui 17,3 milioni (11,2 nel 2013), comprensivi di quelli concessi ai bus turistici per l'accesso alle zone a traffico limitato.

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Il Messaggero