Roma, sotto effetto di cocaina travolse 5 pedoni sulle strisce: condannata a 4 anni

Roma, sotto effetto di cocaina travolse 5 pedoni sulle strisce: condannata a 4 anni
Sotto effetto di cocaina e con una dose in tasca, davanti al semaforo rosso invece di fermare la macchina, aveva accelerato e investito cinque pedoni sulle strisce pedonali....

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Sotto effetto di cocaina e con una dose in tasca, davanti al semaforo rosso invece di fermare la macchina, aveva accelerato e investito cinque pedoni sulle strisce pedonali. Alexandra Louise Mazzucato, la quarantenne che, alla guida di una Smart, lo scorso maggio ai Colli Portuensi è piombata sui passanti come su dei birilli, ha chiuso il conto con la giustizia patteggiando una condanna a quattro anni di carcere. Era accusata di lesioni gravissime plurime con l'aggravante della guida sotto effetto di stupefacenti. Come ha ricostruito l'indagine condotta dal pm Pantaleo Polifemo, l'indagata, un tempo istruttrice di pilates, aveva assunto cocaina prima di mettersi al volante. Ad attestarlo il drug test, risultato positivo, ma anche i resti di una dose trovatale in tasca dalla polizia più altri sei grammi sequestrati nel salotto di casa.


Una donna con un passato travagliato alla guida. Qualche anno fa le era già stata ritirata la patente ritrovandosi contestualmente accusata di omissione di soccorso dopo che aveva tirato dritto dopo un incidente con feriti da lei provocato. «Non li ho visti», si era giustificata l'automobilista dopo il quasi-dramma in via dei Colli Portuensi. Nello schianto un operaio trentenne rumeno aveva riportato fratture scomposte, in particolare a una gamba, mentre il titolare di bed and breakfast del quartiere, sulla settantina, era finito in rianimazione, dopo essere stato trascinato dalla Smart per diversi di metri. Tra i feriti meno gravi, una mamma col figlio liceale, che, prossimo agli esami di maturità, si è ritrovato col femore rotto. Un testimone aveva raccontato di aver sentito due tonfi, poi le urla. Due investiti erano sulle strisce pedonali, gli altri a un centinaio di metri.

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Il Messaggero