Primo sgombero dell'era Salvini a Roma, in via Raffaele Costi a Tor Cervara, zona Est. Senza rivolte o resistenze. Il blitz dei reparti mobili di polizia di Stato,...
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Ai regolari il Comune offrità un'alternativa. L'edificio era occupato soprattutto da Centrafricani, rom, romeni e qualche italiano. «In alcune stanze vivevano in 7/8 persone», dice Abbas uno degli occupanti tra i primi a uscire. «Non ce ne andremo da qui. Il Comune ci aveva offerto dei container che poi nemmeno esistevano. Dove andremo? Occuperemo di nuovo».
Nel piazzale sono radunati stranieri con zaini e trolley. «Dormiremo alla stazione Termini stanotte». Nell'immobile sono state trovate bombole del gas ed è in corso la bonifica. L'edificio era stato già danneggiato da un incendio lo scorso anno. All'interno e nel cortile montagne di rifiuti.
«Se ci cacciano siamo pronti a fare resistenza, a rimanere qui fuori e a rioccupare. Abito qui da quasi tre anni e ho quattro figlie - continua Abbas - Lo sgombero era previsto il 15 poi hanno anticipato a oggi, ma non ci hanno dato il tempo di organizzarci né un'alternativa. Hanno trovato una casa popolare solo a due famiglie di italiani. Come faccio con le bambine a dormire in strada? fa freddo - aggiunge -. Qui vivevano oltre 270 persone dormendo in 7/8 nelle camere. Ci sono baracche anche su terrazzi. Il Comune non ci ha trovato nulla, ci ha preso in giro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero