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L’ha convinta a invitarlo in casa, in zona Centocelle, poi l’ha sequestrata, minacciandola con un coltello da cucina, l’ha picchiata e poi l’ha violentata per ore. L’ha colpita con pugni e schiaffi in faccia e sulla schiena, l’ha sbattuta in terra e insultata. L’ha costretta a bere alcolici e l’ha afferrata per i capelli quando lei ha cercato di fuggire, correndo verso la porta terrorizzata. E ha anche malmenato i carabinieri arrivati nell’appartamento dopo la chiamata fatta da un vicino di casa. Adesso Josué M., peruviano di 35 anni, è stato condannato a 6 anni e 4 mesi di reclusione con le accuse di violenza sessuale aggravata, violenza privata, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale. Una pena che tiene conto dello sconto previsto dalla scelta del rito abbreviato, fatta dall’imputato nel corso della prima udienza. È ancora detenuto nel carcere di Regina Coeli.
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I FATTI
I fatti risalgono al 17 giugno del 2023. È pomeriggio quando l’imputato va a casa della vittima.
GLI ABUSI
Quando lei ha cercato di scappare, gridando disperata, lui l’ha afferrata per i capelli e l’ha picchiata: l’ha colpita con schiaffi e pugni al volto e alla schiena. Nel capo di imputazione si legge anche che, sempre minacciandola con il coltello, l’ha costretta ad assumere bevande alcoliche: da qui l’ulteriore accusa di violenza privata, mossa dagli inquirenti e riconosciuta dal giudice. Poi, ha abusato di lei. Un incubo durato ore. La vittima ha cercato più volte di scappare, ma non è riuscita a raggiungere la porta: lui l’ha braccata e le ha impedito di lasciare l’appartamento. Circostanza che gli è costata l’accusa di sequestro di persona, che si aggiunge a quella, pesantissima, di violenza sessuale aggravata.
LE FORZE DELL’ORDINE
Le grida di aiuto della vittima hanno attirato l’attenzione dei vicini di casa che, allarmati, hanno chiamato il 112. Quando i carabinieri sono arrivati nell’appartamento hanno trovato la casa a soqquadro. L’imputato, alterato dall’alcol, si è scagliato anche contro i militari, spintonandoli e cercando di allontanarli con violenza. La donna è stata portata al pronto soccorso, dove i medici hanno certificato le lesioni e la violenza sessuale subita. Il giorno dopo, ha presentato denuncia. La sua versione è stata ritenuta credibile sia dagli investigatori che dai magistrati. E il trentacinquenne è stato arrestato. Per lui il pubblico ministero, nei mesi successivi, ha chiesto e ottenuto il processo con rito immediato. Le giustificazioni dello straniero non hanno convinto il giudice: su richiesta della Procura, nei giorni scorsi, al termine della discussione, è stata disposta la condanna a 6 anni e 4 mesi di reclusione.
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Il Messaggero