Roma, disagi per lo sciopero della raccolta dei rifiuti: il commissario Tronca chiede «impegno straordinario» all'Ama

Cumuli di rifiuti in molte zone di Roma in conseguenza dello sciopero odierno degli operatori dell'Ama. Proteste e disagi soprattutto dove l'immondizia ha finito per...

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Cumuli di rifiuti in molte zone di Roma in conseguenza dello sciopero odierno degli operatori dell'Ama. Proteste e disagi soprattutto dove l'immondizia ha finito per invadare le carreggiate o dove la presenza dei sacchi abbandonati deturpa gli angoli più caretteristici di Roma. Molte le segnalazioni: piazza della Rotonda, piazza della Moretta, Trastevere, nunerosi tratti del lungotevere. Il commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca, a quanto si apprende da fonti del Campidoglio, ha telefonato stamattina al presidente di Ama Daniele Fortini, per fornire direttive in merito alla pulizia della città. Tronca avrebbe richiesto uno sforzo straordinario per la durata di tutta la settimana, a partire dalla fine dello sciopero, in programma oggi, dei lavoratori dell'azienda romana dei rifiuti, indetto dai sindacati.


Intanto, in occasione dello sciopero nazionale di 24 ore le lavoratrici e i lavoratori del settore dell'igiene ambientale pubblico e privato del Lazio hanno manifestato sotto la sede di Utilitalia Piazza Cola di Rienzo, 80. Le lavoratrici e i lavoratori dell'Ama e di tutte le aziende pubbliche e private del settore sono in piazza per chiedere #ContrattoSubito.
 

«L'agitazione è promossa da Cgil Fp Fit Cisl Uil Trasporti e Fiadel per conquistare un contratto che chiuda il ciclo integrato dei rifiuti in chiave industriale, garantisca i diritti e il salario dei lavoratori, aumenti la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, elimini il dumping contrattuale e le esternalizzazioni selvagge. L'agitazione odierna rischia di essere un punto d'inizio di una mobilitazione che, senza concreti passi in avanti, registrerà ulteriori giornate di protesta sino allo sblocco della trattativa». È quanto si legge in una nota dei sindacati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero