Roma, rifiuti e finestre rotte per strada: pulizia dopo la segnalazione

Le finestre abbandonate vicino al Traforo
Pulizia a tempo di record vicino al Traforo dove ieri erano state abbandonate, a ridosso di  un palazzo, finestre rotte. Questa mattina vetri e finetre non ci sono...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Pulizia a tempo di record vicino al Traforo dove ieri erano state abbandonate, a ridosso di  un palazzo, finestre rotte. Questa mattina vetri e finetre non ci sono più, rimosse dopo il reportage de Il Messaggero che segnalava le zone del centro storico e vicino ai Ministeri avvolte dal degrado e dai rifiuti. Nel viaggio tra l'abbandono di luoghi storici e delle zone vicine alle sedi del governo nazionale, segnalati rifiuti, bottiglie rotte, cartacce, cibo avanzato, coppe di gelato sciolto sull’asfalto e un paio di topi lungo le ura del Quirinale.

 
Nel giardino di piazza Cairoli, a pochi metri da via Arenula, una montagna di rifiuti che deturpa ogni angolo delle aiuole o i vagabondi che litigano o dormono in pieno giorno sulle panchine. In via XX Settembre, di fronte al dicastero delle Politiche agricole, sacchetti e scatoloni che invadono l’asfalto.  Degrado anche in piazza della Croce rossa, sede del ministero dei Trasporti, dove sotto le mura, tra i rifiuti, i clochard dormono.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero