Roma, raid nel bar alla Romanina: restano in carcere un Casamonica e due Di Silvio

Roma, raid nel bar alla Romanina: restano in carcere un Casamonica e due Di Silvio
 Il tribunale del Riesame di Roma ha detto no alla istanza di scarcerazione avanzata dai difensori dei quattro autori del raid compiuto in un bar del quartiere Romanina la...

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 Il tribunale del Riesame di Roma ha detto no alla istanza di scarcerazione avanzata dai difensori dei quattro autori del raid compiuto in un bar del quartiere Romanina la domenica di Pasqua. Restano, quindi, in carcere Antonio Casamonica, Alfredo e Vincenzo Di Silvio mentre i giudici della Libertà hanno ribadito la misura cautelare degli arresti domiciliari per Enrico Di Silvio, 70 anni nonno di Alfredo e Vincenzo.

Nei confronti dei quattro il pm Giovanni Musarò contesta i reati di violenza privata, danneggiamento e lesioni personali con l'aggravante del metodo mafioso.

 

«Qui noi siamo i padroni, è tutto nostro». La duplice aggressione è avvenuta nel Roxy bar di via Salvatore Barzilai,  prima ai danni di una donna disabile, poi nei confronti del titolare, romeno, intervenuto a difenderla. I malviventi entrati nel bar pretendevano di essere serviti subito e non ricevendo quanto desiderato, dopo le proteste hanno iniziato a picchiare la donna che aveva contestato il loro atteggiamento. Dopo la prima aggressione hanno rivolto la loro attenzione al barista, anche lui malmenato. Alla donna, a causa delle percosse subite, sono stati dati 20 giorni di prognosi, mentre all'uomo otto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero