Roma, occupato istituto religioso: per protesta bloccano via Tiburtina. Colpito un agente

Roma, occupato istituto religioso: per protesta bloccano via Tiburtina. Colpito un agente
Momenti di tensione stamattina nel complesso religioso dei padri Monfortani di via Prenestina 1391, abusivamente occupato da circa 200 persone aderenti al movimento lotta per la...

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Momenti di tensione stamattina nel complesso religioso dei padri Monfortani di via Prenestina 1391, abusivamente occupato da circa 200 persone aderenti al movimento lotta per la casa durate lo sgombero delle forze dell’ordine. Uno sgombero che è finito con 15 arresti e 40 denunciati.


L'intervento, spiega la Questura, si era reso necessario a seguito di una segnalazione della direzione del complesso religioso, che aveva riferito anche di minacce, furti di oggetti religiosi e di disagi nell'ordinaria attività del complesso. Nel corso della bonifica dei luoghi, all'interno di uno degli alloggi ricavati, sono stati rinvenuti numerosi involucri di stupefacenti, tra hashish e eroina, oltre a bilancini di precisione per la preparazione delle dosi. I reati contestati: detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, incendio doloso appiccato a copertoni di camion per contrastare l'operazione, resistenza a Pubblico Ufficiale e invasione di edifici. I 17 minori presenti nell'edificio sono stati affidati alle cure della sala operativa sociale del comune di Roma. Oltre 60 bombole di gas sono state messe in sicurezza dai tecnici specializzati. Collegato allo sgombero, durante il quale è stato ferito al volto il dirigente del servizio curato con 2 punti di sutura, il blocco di via Tiburtina. Anche in questo caso una persona è stata fermata dalla Polizia di Stato.

 
Durante lo sgombero qualche occupante ha cercato di contrastare polizia e carabinieri incendiando copertoni anche sul tetto dell’edificio. Poi si è ritornati alla normalità e, dopo una trattativa, gli occupanti hanno lasciato libero l’edificio. Durante le tensioni il dirigente del servizio è stato colpito al volto da un cittadino straniero. Le immagini sono al vaglio degli investigatori per l'identificazione dei responsabili. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero