Roma, flop piano nomadi: il Comune ricolloca solo una famiglia su 10

Roma, flop piano nomadi: il Comune ricolloca solo una famiglia su 10
Quando è arrivato il momento di mettere nero su bianco i dati e i risultati raggiunti dall'amministrazione comunale in merito al piano di superamento dei campi nomadi...

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Quando è arrivato il momento di mettere nero su bianco i dati e i risultati raggiunti dall'amministrazione comunale in merito al piano di superamento dei campi nomadi di Roma, il Campidoglio non ha potuto far altro che fotografare la realtà e consegnarla alla Fundamental rights agency durante l'incontro con la commissione Europea. Quante famiglie hanno lasciato i campi attrezzati? Pochissime a leggere i dati: un nucleo ogni dieci in media.


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Il rapporto risale al 3 giugno scorso e da quelle 24 pagine, preparate dall'ufficio speciale Rom, sinti e caminanti, (istituito ad hoc con un'ordinanza della sindaca il 4 luglio 2017) si scopre oggi tutta la difficoltà di riuscire a portare a dama una delle partite più delicate per l'amministrazione di Virginia Raggi. Perché se è vero che il Campidoglio punta a superare i campi rom chiudendo quello della Barbuta e della Monachina entro il 2021 le pratiche di inclusione non hanno finora conseguito risultati brillanti. E il rischio è quello di non riuscire a onorare la scadenza prefissata. Sono i dati a censire la fragilità del piano. Soprattutto in riferimento alle risposte dei nomadi sulle proposte avanzate dall'amministrazione.

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Come le misure a sostegno dell'integrazione per chi possiede, ad esempio, un reddito non superiore ai 10mila euro: housing sociale con l'erogazione del famoso bonus casa (800 euro al mese per un massimo di 3 anni) e contributi fino a un massimo di 5mila euro destinati alla formazione per chi cerca un lavoro. Partiamo allora dai due campi che, da cronoprogramma, dovrebbero essere dismessi entro i prossimi due anni conseguentemente al completamento dell'inclusione. Perché è bene ricordarlo i due aspetti vanno a braccetto per i vertici di Palazzo Senatorio.

Alla Barbuta le persone residenti sono 457, tra questi ci sono 243 minori. Alla Monachina, invece, vivono stando alle presenze rilevate lo scorso anno 91 bosniaci di cui 36 minori. Quanti hanno usufruito, ad esempio del bonus casa o hanno chiesto e ottenuto un alloggio popolare? Fino ad oggi sono stati assegnati solo 33 appartamenti popolari mentre ne sono stati richiesti 39 e altri 15 sono in attesa di essere assegnati. A conti fatti, fino ad oggi, appena una famiglia su dieci (considerando in media nuclei di 4 persone) hanno chiesto e ottenuto un alloggio di edilizia residenziale pubblica. In una delle ultime commissioni Politiche sociali convocate sul tema è emerso che soprattutto chi vive alla Barbuta ha difficoltà a accettare un'alternativa al campo.

IL FUTURO

Tra l'altro sempre il Campidoglio punta ad estendere il programma di superamento e le misure sociali anche nei restanti villaggi attrezzati di Candoni, Castel Romano, Casal Lombroso, Salviati 70 e 72, Salone e Gordiani con il coinvolgimento di 3.021 persone tra cui 1.371 minori. Nello specifico con la delibera dello scorso 7 maggio l'amministrazione ha focalizzato l'attenzione sul villaggio che dal 2005 sorge sulla Pontina, ovvero quello di Castel Romano per il cui superamento sono stati stanziati già 1.826.260,04 euro. Nel campo attualmente risiedono 752 persone distribuite in 5 differenti aree con cui gli uffici dovranno iniziare a lavorare per trovare alternative. Senza contare infine tutti coloro che vivono nei campi tollerati che sono 8 ed ospitano altre 393 persone.

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Il Messaggero