Il Tar: via del Corso pedonale, ma il Comune deve trovare entro 10 giorni una viabilità alternativa per i bus turistici

Il Tar: via del Corso pedonale, ma il Comune deve trovare entro 10 giorni una viabilità alternativa per i bus turistici
Il Tar conferma la pedonale di un tratto di via del Corso, tra largo Goldoni e l'intersezione con via delle Convertite. Nessuna sospensione al momento della decisione del...

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Il Tar conferma la pedonale di un tratto di via del Corso, tra largo Goldoni e l'intersezione con via delle Convertite. Nessuna sospensione al momento della decisione del Comune di Roma di ridisciplinare il traffico nel centro storico capitolino. I giudici amministrativi hanno però obbligato l'amministrazione comunale a pronunciarsi su un percorso alternativo dei bus turistici così come indicato dalle stesse aziende. Dieci giorni di tempo per l'adempimento; prossima udienza il 10 ottobre. L'ha deciso il Tar del Lazio con due ordinanze con le quali ha respinto le richieste fatte da Big Bus Tours Rome e CityRoma per sollecitare la sospensione dell'efficacia dei provvedimenti con i quali è stata disposta l'istituzione della zona pedonale di Via del Corso.


Il Tar ha ritenuto che «ad un primo sommario esame proprio della fase cautelare - si legge nell'ordinanza - non appaiono sussistere i presupposti per accogliere la domanda cautelare, in considerazione della prevalenza, nel bilanciamento dei contrapposti interessi, di quello alla sicurezza e alla viabilità, sotteso all'ordinanza comunale impugnata, rispetto a quello della ricorrente, di natura squisitamente patrimoniale, non potendosi ascrivere alla stessa una funzione di servizio pubblico». In più, per i giudici «sussiste l'obbligo in capo all'Amministrazione procedente di pronunciarsi sulla proposta di percorso alternativo a quello precedentemente autorizzato, potendo costituire un migliore contemperamento dei contrapposti interessi rispetto al percorso attualmente consentito, corrispondente a quello previsto per i giorni di sabato, domenica e i giorni festivi nel regime previgente alla pedonalizzazione».
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Il Messaggero