Finanziamenti pubblici, regionali ed europei, dirottati a persone, società e associazioni compiacenti, ma diverse da quelle a cui i fondi erano stati assegnati in origine. In...
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Becciu dava soldi ai suoi fratelli. A Papa Francesco le carte che lo inguaiano
A tenere le redini, il presidente di una società della Capitale, che opera nel settore della concessione del microcredito e regolarmente iscritta all'albo speciale da Tub. Questo con lo scopo di nascondere l'attività illecita al Cda dell'azienda aveva contraffatto gli estratti dei conti correnti, eliminando i bonifici illeciti. Le indagini successive hanno consentito di verificare come le somme ricevute dai beneficiari, venissero poi girate simulando rapporti commerciali inesistenti, ad altre società riconducibili al presidente.
Il giudice ha disposto, quindi, nei confronti dello stesso presidente la custodia cautelare in carcere, mentre nei confronti di tre complici i domiciliari. Altre quattro persone non potranno esercitare attività d'impresa per 12 mesi. Sequestrati 500mila euro, ritenuti profitti del peclulato e altri 430mila euro nei confronti di società destinatarie dei finanziamenti, come conseguenza della responsabilità amministrativa dipendente dal reato.
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Il Messaggero