Quando all’Azienda ospedaliera Sant’Andrea è stato indetto un concorso per 258 infermieri, si sono presentati in 30.000. Settemila sono risultati idonei....
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Le carenze maggiori, a Roma, sono in grandi ospedali, dal Policlinico Umberto I al San Giovanni, ma anche dalla province vengono segnalate carenze negli organici. In generale c’è la necessità di abbassare l’età media del personale, che a causa del blocco del turnover si è alzata. In particolare, è nei pronto soccorso che si aspetta l’immissione di forze fresche. Proprio ieri sono stati diffusi i dati di una ricerca svolta da Cittadinanzattiva e Simeu (Società italiana di medicina e emergenza-urgenza) svolta tra maggio e settembre. Per i codici bianchi l’attesa media è dai 102 ai 141 minuti. Rilevati però anche picchi fino a 6 ore per un bianco, più di tre per un verde e circa tre per un giallo. Nel settore dell’emergenza potrebbero esserci i benefici principali da un’altra misura prevista dal patto per la salute: visto che mancano i medici, ci sarà il via libera alla possibilità di fare contratti a tempo determinato anche agli specializzandi, fin dal terzo anno.
Sempre ieri, in consiglio regionale, con la relazione dell’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, è iniziato l’esame del bilancio di previsione. Tra le novità i 20 milioni per le imprese e i finanziamenti a sostegno delle imprese minacciate dalla criminalità. Ma i conti rimessi in sesto stanno anche consentendo alla sanità di uscire dal commissariamento. E questo ci fa tornale all’applicazione del Patto per la salute siglato tra Regioni e Stato. Più in generale, nel prossimo biennio c’è una quota aggiuntiva sul fondo sanitario nazionale, le risorse che vengono distribuite tra le regioni per i servizi sanitari. Questo dovrebbe valere per quanto riguarda il Lazio, che normalmente pesa per il 10 per cento, circa 350 milioni di euro aggiuntive che saranno destinati anche all’edilizia sanitaria e al rinnovo delle tecnologie.
Racconta l’assessore alla Salute, Alessio D’Amato: «Sul tema delle risorse umane si agisce con una doppia leva e questo era assolutamente necessario, soprattutto per una Regione come il Lazio che ha vissuto la stagione del Commissariamento con il blocco del turnover.
Il Messaggero