Ha preso di mira due ragazze che avevano parcheggiato la loro auto vicino alla stazione Tiburtina: «Datemi i soldi o vi ammazzo». Poi, insoddisfatto per l'unico...
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I fatti risalgono allo scorso venerdì pomeriggio. Sono circa le 14 e 30 quando Alessia e Giulia parcheggiano in via della circonvallazione Nomentana di fronte alla stazione ferroviaria. Scese dal veicolo, le due ragazze, rispettivamente di 24 e 20 anni, capiscono di essere osservate dal parcheggiatore abusivo e cercano di evitarlo.Mohamed, però, le segue e inizia a tampinarle chiedendo i soldi per il parcheggio. L'uomo è aggressivo e le giovani hanno paura. Si svuotano le tasche e tirano fuori tutte le monete che hanno. Ma al parcheggiatore non bastano: «Che ci faccio con un euro. Datemi altri soldi o vi ammazzo».
Terrorizzate dalle minacce, le due si allontanano di corsa e decidono di rivolgersi alla Polfer della stazione, dove poco prima era giunta una segnalazione analoga da parte di un'anziana pendolare. Le descrizioni coincidono e quando gli agenti si recano sul posto subito individuano il parcheggiatore, al lavoro, pronto a depredare l'ennesima vittima.
Quando Mohammed viene fermato dai poliziotti, capisce di essere stato smascherato e inizia a dimenarsi cercando la fuga. Gli agenti sono costretti a mettergli le manette e lui, una volta in commissariato per l'identificazione, minaccia anche loro: «Sono 25 anni che faccio reati in Italia. La polizia non mi fa paura. Domani vi denuncio e dico che mi avete menato».
LA RESISTENZA
Arrestato con l'accusa di estorsione e resistenza a pubblico ufficiale, ieri mattina l'uomo si è ritrovato a piazzale Clodio per la convalida dell'arresto. Secondo l'accusa, Mohammed Cherif si sarebbe fatto consegnare un euro per il parcheggio dalle due ragazze, «minacciandole di morte e di danneggiare la loro auto». Nei confronti dell'uomo, il pm d'aula Gianluca Mazzei ha chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere, in attesa del processo. Da tempo Mohammed avrebbe dovuto abbandonare l'Italia, come disposto dal questore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero