Roma, distrutto il presepe Lego, rubati pezzi rari e costosi

Il presepe lego distrutto
Distrutto il presepe fatto con le costruzioni Lego, alcuni pezzi rari e costosi sono stati rubati con un'automobilina che faceva parte della scena della Nativita. E'...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Distrutto il presepe fatto con le costruzioni Lego, alcuni pezzi rari e costosi sono stati rubati con un'automobilina che faceva parte della scena della Nativita. E' successo a Palestraina, alle porte di Roma. Bambini protagonisti, in positivo e in negativo, alla quindicesima edizione de “I presepi nel chiostro”, la celebre mostra di Natività che, ogni anno di più, porta a Palestrina migliaia di visitatori attirati dai 90 presepi nel chiostro del convento francescano. Tutte opere realizzate a mano dai volontari dell’Associazione Prenestina del presepe, di dimensioni diverse e con l’utilizzo di materiali di ogni genere.


Oltre alla partecipazione delle scuole, con originali Natività create dagli istituti comprensivi, molto bello era anche il presepe realizzato da un bambino di 10 anni con le costruzioni Lego, usando alcuni personaggi da collezione. Pezzi rari e costosi che il piccolo presepista aveva lasciato non senza qualche remora, tranquillizzato dal fatto che, in quindici anni di mostra, nessuno avesse mai toccato nulla. L’altro giorno, però, quando Sandro Bardaro, uno dei volontari dell’associazione, stava per chiudere i battenti ha sentito qualcuno correre nel chiostro: «Mi sono affacciato – racconta – e ho visto un bambino, che avrà avuto 10-12 anni, fuggire via di corsa. Il tempo di fare un giro e mi sono reso conto che aveva completamente distrutto il presepe Lego, rubando i protagonisti della Natività, i pezzi rari e anche un’auto rossa che completava la scena. Ho provato grande dolore di fronte a quel gesto: un presepe scaturito dalla fantasia di un bambino, orgoglioso di partecipare alla nostra mostra, depredato e distrutto da un altro bambino, forse della stessa età, di nascosto, furtivamente, con un preciso piano che stupisce chi non è bambino. Provo dolore di fronte ai genitori del piccolo artista che devono trovare il coraggio per dirgli che un coetaneo ha scelto di rubare la sua arte, piuttosto che ammirarla».


 Ora, sopra al presepe distrutto, campeggia un cartello con le immagini di com’era e l’appello a far girare la notizia. «La speranza – afferma Bardaro – è riposta nel fatto che un genitore o un familiare, vedendo quei pezzi in casa si renda conto dove sono stati presi e ci consenta di recuperarli e restituirli al piccolo che li aveva messi a disposizione». Intanto la mostra procede a gonfie vele, con numeri da record (Info www.presepipalestrina.it o Associazione Prenestina del Presepe su Facebook). Aumenta però l’esigenza di trovare presto una location alternativa per il 2019 quando la chiusura definitiva del convento potrebbe porre la parola fine ad una realtà così importante. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero