È un popolo colorato, sorridente e con le idee chiare quello sceso oggi in piazza a Roma per difendere il clima e contro le grandi opere. A marciare si sono ritrovati...
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Clima, studenti in piazza in 123 paesi e 2.000 città Diretta. Raggi contestata a Roma: «Vattene»
In piazza anche gli operai dell'Ilva: «Noi siamo l'esempio di una grande opera inutile e ne subiamo ogni giorno da anni le conseguenze - spiega Raffaele, operaio all'Ilva - Siamo sotto ricatto occupazionale ma siamo in tanti a lavorare all'Ilva e a chiedere che venga chiusa. Non si può morire di tumore e le istituzioni hanno il dovere di salvaguardare la salute dei cittadini». Durante il corteo tutti i manifestanti hanno intonato ripetutamente il grido 'Taranto libera!'. In prima fila, nonostante le centinaia di chilometri nelle gambe, circa un centinaio di ciclo-attivisti di The climate ride. Sono partiti da Marghera domenica scorsa per partecipare alla marcia di oggi. Il loro slogan 'Siamo ancora in tempò: «Ma per poco - dice Franz - Siamo passati in tante città come Ferrara, Ravenna, Perugia, Terni e abbiamo incontrato tante realtà sociali. Volevamo mettere la nostra passione per la bicicletta a disposizione di questa marcia. Non c'è tempo da perdere, le lotte ambientali devono avere una prospettiva unitaria insieme a tutte le altre realtà che combattono per salvare il pianeta; in questo senso è bellissima la fusione con il movimento degli studenti».
Da Lecce arriva Davide, con la sua famiglia, con una bandiera No Tap: «È un'opera inutile nel 2019 e non solo da un punto di vista ambientale. È un progetto sorpassato».
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Il Messaggero