Roma, blitz al Mamiani occupato con martelli, casco e coltello: denunciati tre 20enni

Tre ragazzi, poco più che ventenni, sono stati denunciati dai carabinieri perchè sorpresi ieri sera in una strada adiacente al liceo Mamiani, via Brofferio, con...

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Tre ragazzi, poco più che ventenni, sono stati denunciati dai carabinieri perchè sorpresi ieri sera in una strada adiacente al liceo Mamiani, via Brofferio, con indosso diversi oggetti atti a offendere. I tre alla vista della pattuglia dei carabinieri hanno tentato la fuga ma sono stati fermati dai militari che hanno sequestrato loro un coltello, due martelli, un passamontagna, un casco e uno striscione. Sono tutt’ora in corso le indagini per capire se ci sia un coinvolgimento dei tre in episodi facinorosi verificatisi al liceo Mamiani.

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Il raid ieri sera verso le 20, contro gli studenti che hanno occupato il liceo quattro giorni fa. E poteva anche finire in tragedia, perché è stata lanciata una bomba carta nel cortile, che fortunatamente non ha colpito nessuno. Stando alle prime ricostruzioni, una decina di persone - armate di spranghe, coltelli e mazze da baseball - ha provato a sfondare il cancello dell’istituto e ne è nata una colluttazione. In un primo tempo si è parlato di uno studente colpito alla testa, ipotesi ridimensionata dalle forze dell’ordine. Racconta uno dei ragazzi del Mamiani a scuola al momento dei fatti: «Era gente grande, forse tra i 20 e i 25 anni, sicuramente fascisti. Verso le 20 ci siamo resi conto che c’erano degli strani personaggi appostati fuori dalla scuola. Poi quando siamo scesi giù per controllare chi erano, ci hanno assalito: hanno provato a forzare il portone e a far entrare le armi nel cortile». Subito si è passati dalle parole ai fatti. «Uno è riuscito a entrare e ha provato a dirigersi verso un mio compagno. Ma poi siamo riusciti a cacciare lui e gli altri aggressori. Mentre si allontanavano hanno lanciato una bomba carta in cortile, che fortunatamente non ha ferito nessuno quando è scoppiata». Gli scontri sono durati una decina di minuti. «Andando via - racconta un altro studente del Mamiani - c’hanno detto: “Daje fateci andare via oppure siete codardi e chiamate gli sbirri?».

 

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Il Messaggero