Roma, la nuova vita di Matteo: «Mi licenzio e apro la mia bottega di calzolaio»

Matteo all'ingresso della sua bottega
«Mi sono rimboccato le maniche e ho tirato su la serranda». Dopo una vita passata a fare mille lavori, cambiando di anno in anno, Matteo Ferri, 40 anni, romano, ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Mi sono rimboccato le maniche e ho tirato su la serranda». Dopo una vita passata a fare mille lavori, cambiando di anno in anno, Matteo Ferri, 40 anni, romano, ha deciso di aprire la sua bottega. Si chiama ‘Sos scarpa’ e spicca lungo via Giulio III, Municipio XIII. Ha fatto un tirocinio direttamente da un vecchio calzolaio, Matteo. Si è formato per due anni e con un piccolo budget ha deciso di lanciarsi in una nuova avventura. «Ho fatto tanti lavori nella vita, dalla guardia giurata al carrozziere. Mi ero stancato di fare lavori che non andavano d'accordo con il mio modo di essere. Sentivo che dentro di me avevo qualcosa da tirare fuori», ricorda Matteo. Così, con un piccolo budget di 5.000 euro si è licenziato dal suo ultimo impiego (consegne per autoricambi) per arredare, avere le licenze e aprire – finalmente – la sua attività.

 
 
Da due anni, così, Matteo lavora nella sua bottega in zona Pineta Sacchetti. Giornata tipo? «Ogni giorno è differente, i clienti mi portano i lavori più diversi e strani», racconta con un sorriso. Sua moglie, invece, l’aiuta con il lavoro di cucito. La risposta del territorio è stata buona, fin da subito: «Mi sono creato la mia piccola clientela affezionata all’interno del quartiere», spiega il calzolaio romano. «Ma come tutte le attività, ci sono periodi di magra, incassi deprimenti e sacrifici, ma fa parte del gioco», conclude Matteo. Il futuro? Creare un marchio tutto suo, passare dalla riparazioni alle creazioni e lasciare qualcosa di bello a sua figlia, 12 anni: «E, perché no, lanciare una mia linea artigianale». Sognare, in fondo, non costa nulla. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero