Roma, incidono le iniziali sul muro del Colosseo: denunciate due turiste americane

Roma, incidono le iniziali sul muro del Colosseo: denunciate due turiste americane
Volevano lasciare un segno indelebile della loro visita a uno dei simboli di Roma: il Colosseo. Così due giovani turiste...

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Volevano lasciare un segno indelebile della loro visita a uno dei simboli di Roma: il Colosseo.




Così due giovani turiste californiane hanno inciso con una moneta le loro iniziali su un muro interno al primo piano dell'Anfiteatro Flavio non immaginando probabilmente quali fossero le conseguenze di quel gesto. E così, dopo aver compiuto lo sfregio hanno anche scattato una foto ricordo.



A notare la scena alcuni turisti che hanno chiamato gli addetti alla vigilanza. Immediatamente è scattato l'allarme ai carabinieri della stazione di piazza Dante in servizio nel piazzale che hanno denunciato le due turiste, di 21 e 25 anni, per «danneggiamento aggravato su edificio di interesse storico e artistico». L'episodio è avvenuto stamattina intorno alle 10.30 nel lato ovest del Colosseo. Le due lettere, grandi circa otto centimetri, sono state scalfite su un muro in laterizio al primo piano.



Le ragazze, che erano in compagnia di un gruppo di amiche, sono state ascoltate dai carabinieri della compagnia di piazza Dante, guidati dal capitano Lorenzo Iacobone. «Chiediamo scusa per quello che abbiamo fatto - avrebbero detto - siamo pentite, ma non immaginavamo che fosse una cosa così grave. Ce lo ricorderemo per tutta la vita». Non è la prima volta che il Colosseo viene preso di mira dagli atti vandalici. L'ultimo in ordine cronologico risale a novembre scorso quando un turista russo di 42 anni ha inciso una grande lettera K, iniziale del proprio nome, provocando secondo i tecnici «un danno ingente» su una superficie in laterizio di restauro che si trova nell'anello interno del Colosseo, al piano terra, dal lato meridionale. In quel caso l'uomo fu arrestato dai carabinieri per danneggiamento aggravato.



Lo straniero, processato per direttissima, fu poi condannato a 4 mesi di reclusione (con pena sospesa) e a 20 mila euro di multa. Sempre lo scorso anno un ragazzino di 15 anni canadese, in gita scolastica, staccò un frammento di muro e tentò di rubarlo nascondendolo nello zainetto. Tra i casi più clamorosi quello di un dodicenne australiano sorpreso circa un anno fa mentre incideva il proprio nome con la complicità del padre che gli faceva da palo.




Nel novembre scorso, sempre al Colosseo, un turista russo incise una K su un muro. Anche in quel caso fu denunciato e condannato per direttissima a 4 mesi di reclusione e una multa di 20 mila euro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero