Colosseo, turista russo incide la sua iniziale sull'Anfiteatro Flavio: arrestato

Colosseo, turista russo incide la sua iniziale sull'Anfiteatro Flavio: arrestato
di Riccardo Tagliapietra
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Venerdì 21 Novembre 2014, 14:59 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 13:38

Un turista russo ha sfregiato il Colosseo incidendo una K, l'iniziale del suo congnome, in un muro di laterizio. L'uomo è stato arrestato dai Carabinieri.

Stava incidendo con un sasso su un muro di laterizio dentro al Colosseo un'enorme lettera K, intorno alle 10,30 di stamattina ed è stato colto in flagrante da un assistente alla vigilanza del monumento.

Il volto del vandalo. L'autore del danneggiamento è Akaev Kazbek, 42 anni, russo, identificato dai Carabinieri chiamati dal personale della soprintendenza Archeologica e arrestato per danneggiamento aggravato e per la rilevante entità del danno.

Attualmente è nelle celle di sicurezza della caserma dei carabinieri e domani sarà processato per direttissima. In città era ospite del Park Hotel. La lettera K (larga cm 17, alta cm 25) è stata incisa su una superficie in laterizio di restauro che si trova nell'anello interno del Colosseo, al piano terra, dal lato meridionale (versante Celio).

Il danno. «Secondo i tecnici della Soprintendenza intervenuti per una prima stima della lesione, -fa sapere il soprintendente Mariarosaria Barbera- il danno cagionato al monumento, indipendentemente dal supporto, che è moderno, è notevole. L'incisione, infatti, ha asportato una parte della superficie della struttura e, inoltre, ne compromette la conservazione e l'immagine».

Maxi risarcimento. Ora sarà l'avvocatura dello Stato di fronte alla denuncia che i custodi del Colosseo persenteranno all'autorità giudiziaria, a dover intentare (o meno) una causa per danneggiamento, con una richiesta danni e d'immagine che potrebbe essere a sei zeri.

I precedenti. Dall'inizio del 2014 si tratta del quinto visitatore del Colosseo segnalato alle autorità di polizia giudiziaria per atti di danneggiamento del patrimonio culturale. In precedenza sono stati sorpresi in azione due australiani, padre e figlio (l'11 gennaio) e due adolescenti, un canadese (il 17 marzo) e un brasiliano (il 20 maggio).

Gli australiani. Singolare il caso della famiglia australiana. A gennaio fu il figlio 12enne a sfregiare uno dei muri interni dell'Anfiteatro Flavio, mentre i genitori erano impegnjati da fare da palo. Tanto che all'arrivo del custode, i due avevano tentato di bloccarlo per consentire al figlio di portare a termine «l'opera».

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