Roma, imprenditore sconosciuto al fisco: aveva immobili per 1,5 milioni di euro

Roma, imprenditore sconosciuto al fisco: aveva immobili per 1,5 milioni di euro
Ammonta a oltre 1,5 milioni di euro il valore dei 12 immobili tra locali, capannoni e appartamenti, sequestrati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma in esecuzione di un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ammonta a oltre 1,5 milioni di euro il valore dei 12 immobili tra locali, capannoni e appartamenti, sequestrati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma in esecuzione di un provvedimento emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri nei confronti di un imprenditore locale totalmente sconosciuto al fisco. Agli occhi dei militari della Compagnia di Velletri, coordinati dal Gruppo di Frascati, non è sfuggito l'elevato tenore di vita dell'uomo, del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, circostanza che ha fatto scattare gli approfondimenti da cui è emersa una lucrosa attività decennale di compravendita di immobili acquistati, per lo più, attraverso aste giudiziarie. Per non apparire al fisco, l'imprenditore si avvaleva di «teste di legno» alle quali forniva la provvista necessaria per l'acquisto di unità immobiliari oggetto di procedure esecutive. 


Dopo averne curato la ristrutturazione, l'uomo si faceva rilasciare una procura speciale per la vendita, realizzando cospicui guadagni che non dichiarava al Fisco. In altri casi, la proprietà degli immobili veniva trasferita «sulla carta» a cinque società costituite appositamente in Croazia, Romania e Regno Unito, riconducibili allo stesso imprenditore, usate come «schermo» per evitare l'imposizione dei canoni di locazione percepiti in Italia. I proventi degli affari, pari a oltre 6 milioni euro e mai dichiarati al fisco, sono stati reimpiegati nell'acquisto di altre unità immobiliari, permettendo all'uomo di accumulare un cospicuo patrimonio. Sulla base di quanto ricostruito dai Finanzieri, il Tribunale di Velletri, su proposta della locale Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro preventivo dei beni riconducibili all'indagato, finalizzato alla successiva confisca.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero