Roma, raid antirazzista nella notte: le vie diventano George Floyd, statue imbrattate al Gianicolo. Indaga la Digos

Vernice rossa sul busto di Antonio Baldissera, generale a capo delle truppe italiane in Eritrea, poi il cambio di nome a via dell'Amba Aradam, ora intitolata a George Floyd e...

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Vernice rossa sul busto di Antonio Baldissera, generale a capo delle truppe italiane in Eritrea, poi il cambio di nome a via dell'Amba Aradam, ora intitolata a George Floyd e a Bilal Ben Messaud. È il risultato del raid di questa notte a Roma del gruppo Rete Restiamo umani, che annuncia che non si fermerà: «Smantelleremo i simboli del colonialismo nella Capitale». Lo scrivono in un post su Facebook gli attivisti della Rete.  Sul posto, pochi minuti dopo le 9, gli agenti del commissariato Celio e della Digos.


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  «In fermo sostegno alle e ai manifestanti che a partire da Minneapolis hanno riempito le piazze di decine di città del mondo per manifestare contro il razzismo strutturale e hanno deposto simboli di un passato coloniale sempre rimosso, iniziamo ora a smantellare i simboli del colonialismo nella Capitale. Appare evidente la necessità di riportare una narrazione storicamente veritiera del colonialismo italiano, delle brutalità compiute da uomini che ancora oggi le nostre istituzioni continuano a celebrare come grandi personaggi che hanno plasmato la cultura di questo paese, rimuovendo la verità sulle violenze e gli stermini compiuti dagli italiani in Africa», si legge nel post.
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Il Messaggero