Roma, incubo escrementi canini al Fleming: ecco la mappa delle strade più sporche, il piano del Municipio

Roma, incubo escrementi canini al Fleming: ecco la mappa delle strade più sporche, il piano del Municipio
Chi abita al Fleming conosce molto bene il problema poiché camminare per le vie del quartiere è ormai diventata una vera e propria ‘mission impossible’,...

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Chi abita al Fleming conosce molto bene il problema poiché camminare per le vie del quartiere è ormai diventata una vera e propria ‘mission impossible’, una gimcana continua per evitare le deiezioni canine che rendono impraticabili interi marciapiedi. La situazione è talmente esasperata che il ‘caso’ è arrivato sul tavolo del Municipio XV, che in Consiglio ha approvato (non all’unanimità) una proposta di risoluzione. Obiettivo? Sensibilizzare la cittadinanza al rispetto della cosa pubblica “ma soprattutto – spiega Max Petrassi, consigliere municipale primo firmatario dell’atto – anche ricordare ai proprietari dei cani quali sono i loro doveri, in primis quello di raccogliere le feci in strada, cosa che purtroppo al Fleming non rappresenta la normalità”.

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Da qui l’avvio di una mappatura delle strade più sporche, da cui è scaturita la classifica delle vie ‘maglia nera’ di inciviltà, con via Bevagna e via Gosio in testa a causa di decine e decine di segnalazioni arrivate da parte dei cittadini e commercianti della zona. “La cosa che più mi ha lasciato perplesso – spiega Petrassi – è che le situazioni peggiori le riscontriamo in corrispondenza delle scuole, a via Nitti, via Mengotti e via Serra, dove spesso vengono abbandonate deiezioni canine di fronte agli ingressi degli edifici”. E proprio da queste strade partirà la campagna di sensibilizzazione: secondo la tabella di marcia già nel primo trimestre del nuovo anno saranno affissi manifesti informativi in formato A4. Il municipio conta di stamparne 500 copie e di portarli in tutto il Municipio, coinvolgendo nel progetto anche i commercianti, le scuole, le associazioni di quartiere ed i veterinari.

“La speranza – aggiunge Petrassi – è che vedendo il logo dell’Istituzione e non più il foglietto che si stampa in casa il singolo cittadino, i proprietari dei cani si convincano a fare il loro dovere”. La proposta di risoluzione impegna anche il Presidente del Municipio ad incentivare l’uso del sacchetto tramite campagne social e accordi con gli enti distributori.

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Il Messaggero