Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzanno avevano programmato un brutale omicidio. Lo scrive il gip Costantino De Robbia nell'ordinanza di custodia cautelare con cui ha disposto il...
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Restano dunque in carcere Marinelli e Bazzano. Al termine dell'interrogatorio - avvenuto questa mattina dopo le 11 a Regina Coeli - il gip Costantino De Robbio ha convalidato il fermo disponendo il carcere e riconoscendo ai due il reato di tentato omicidio con premeditazione. Gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. «Oggi non hanno risposto alle domande del gip perché quello che avevano da dire lo hanno già detto mercoledì sera in Questura», ha affermato l'avvocato Giulia Cassaro, difensore di Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano. «Stanno male per quanto hanno fatto, come hanno già dichiarato l'altra sera», ha aggiunto l'avvocato.
I due fermati, in base ai reati contestati dalla Procura, rischiano una condanna che varia dai 7 ai 20 anni di reclusione. I magistrati legano la premeditazione alla decisione dei due di tornare sul luogo della rissa - la notte del 2 febbraio - dopo essere andati a prendere la pistola che, in base a quanto riferito da Lorenzo Marinelli, aveva nascosto in un terreno dopo averla trovata, a suo dire, per caso circa due mesi fa. Manuel venne colpito da alcuni proiettili. I testimoni hanno raccontato alle foprze dell'ordine di aver sentito tre spari. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero