«Roma tra le città in emergenza per eventi climatici estremi»: allarme di Legambiente

Secondo quanto emerge dal dossier «Città Clima 2019», presentato da Legambiente Roma sarebbe tra le città più colpite da eventi climatici estremi....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Secondo quanto emerge dal dossier «Città Clima 2019», presentato da Legambiente Roma sarebbe tra le città più colpite da eventi climatici estremi. Secondo l'associazione ambientalista, i danni alle infrastrutture provocati da eventi meteorici di questo tipo dal 2010 ad oggi, sono avvenuti in 193 giorni, con stop a metro e treni in tutte le principali città italiane, ma nel 35 per cento dei casi è avvenuto anche o solo a Roma. Nella Capitale peraltro, oltre 100.000 persone vivono in aree a rischio idrogeologico e i beni storici immobili esposti a rischio alluvioni sono 2.204 anche nel centro storico, in zona Pantheon, Piazza Navona, Piazza del Popolo.


LEGGI ANCHE Maltempo, nel 2108 in Italia record di eventi estremi: tragico bilancio con 32 vittime e oltre 4.500 sfollati

«Anche a Roma e nel Lazio il cambio di clima, scatenato dalle emissioni climalteranti è evidente, con una chiara accelerazione dei processi e l'intensificarsi degli impatti - commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Tutte le azioni e le politiche presenti e future, devono avere al centro, misure di adattamento a un clima che già è cambiato e che cambierà ancora, per salvare le persone e ridurre gli impatti economici, ambientali e sociali dei danni provocati. Bisogna valorizzare il ruolo di parchi urbani e aree verdi, tutelare e riqualificare gli alvei fluviali e i corsi d'acqua, rafforzare le politiche a sostegno dei comuni piccoli o grandi delle aree interne, abbattere la dispersione idrica negli acquedotti, demolire l'edilizia abusiva lungo i litorali e i fiumi e non permetterne di ulteriore. Va messa in sicurezza la popolazione che, soprattutto a Roma, non solo vive anche in zone ad alto rischio idrogeologico, ma subisce maggiormente le emergenze per impatti e danni da eventi climatici estremi».

LEGGI ANCHE Meteo, il climatologo: «Eventi estremi più frequenti: è l'anticipo dei prossimi anni»


«Non bisogna avere tregua fino a che non sparirà ogni grammo di anidride carbonica emessa dal settore industriale - aggiunge Scacchi - a partire dalla dismissione della centrale a carbone di Civitavecchia, responsabile dell'ottanta per cento delle emissioni regionali da produzione energetica, e finchè a tutti venga concessa la possibilità di muoversi su ferro e su mezzi pubblici efficaci, dignitosi e green, cancellando dalle strade milioni di autoveicoli inquinanti. La posta in gioco è troppo alta e la risposta deve essere all'altezza, quella di un Lazio a emissione zero»

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero