La movida, si sa, ha le sue regole. E andare a ballare nelle spiagge di Roma è sempre più un’avventura, non solo per le code infernali sull’Aurelia. A...
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Quest’estate, ad esempio, nel ritrovo più trendy su Lungomare di Levante «fanno storie sui capelli delle persone». Cioè? Sulla pagina Facebook dello stabilimento, alla voce recensioni, più di qualche ragazzo rimbalzato si è sfogato: «Ho fatto 30 minuti di fila e non mi hanno fatto entrare perché non si accettano capelli con doppio taglio» (per chi non lo sapesse è la tendenza lanciata da Beckham con la testa rasata ai lati e il ciuffo centrale). Proprio dieci giorni fa, lì davanti, un ambulante si è lanciato con il suo furgone contro il cancello del locale: pare che non avessero fatto entrare il figlio. Follia, inutile dirlo. Anche perché il famigerato doppio taglio è già bandito da molte discoteche romane, dall’Eur ai Parioli: «questione di buon gusto» dicono. Ragazzi è la dura legge della selezione all’ingresso: mettetevelo in testa.
veronica.cursi@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero