Roma, dal decoro alla movida: tutte le ordinanze ancora nel cassetto

Roma, dal decoro alla movida: tutte le ordinanze ancora nel cassetto
«Sono pronte». Nel cassetto di Virginia Raggi giacciono una serie di ordinanze che attendono una firma. La prima riguarda la movida: la stretta estiva sulla...

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«Sono pronte». Nel cassetto di Virginia Raggi giacciono una serie di ordinanze che attendono una firma. La prima riguarda la movida: la stretta estiva sulla somministrazione di alcol nei locali pubblici. Sarà la prima a essere emanata. Quando? «Presto, massimo una settimana», spiegano dal Campidoglio. Sarà scritta sulla cartacarbone di quella precedente, dal punto di vista degli orari: quindi lo stop totale alla vendita dei drink avverrà alle 2, ma a differenza del passato saranno allargati i municipi (e i quartieri) coinvolti.


La seconda ordinanza annunciata ma ancora bloccata, più complessa dal punto di vista normativo, riguarda i centurioni. Dopo la sentenza del Tar sono ritornati ad animare il centro ormai da tre settimane. Anche in questo caso, Raggi aveva promesso una risposta celere, che non si è ancora vista. Gli uffici sono al lavoro con il Mibact per un'ordinanza-ponte che vieti la presenza dei centurioni nel Tridentino, in attesa che venga approvato il nuovo regolamento della polizia municipale, atteso anche questo da settimane.

Discorso simile per i risciò, ma la palla in questo caso è del dipartimento Mobilità, che sta studiando una mossa per bloccarli. Di attesa in attesa si passa alla Fontana di Trevi: il nuovo progetto per evitare i tuffi e i bivacchi a bordo vasca «è pronto».

IL PROGETTO
Comprende la «canalizzazione» dei turisti, obbligati a entrare dal centro della scalinata e a uscire a sinistra del monumento. Ma anche in questo caso, «manca poco», «ci siamo quasi». In attesa di una risposta le botticelle. Il grande caldo ha fatto capolino in città. Il M5S è pronto a bloccare le carrozzelle «con un'ordinanza ancora più restrittiva di quella di Marino». Sarà il primo passo, per vietarle del tutto quando poi sarà approvato un nuovo regolamento. Questione di giorni o settimane. Basta aspettare.

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Il Messaggero