Roma, antagonisti in corteo: massima allerta

Roma, antagonisti in corteo: massima allerta
IL CASO Una città sotto stress, sull'orlo di una crisi di nervi, attanagliata da scioperi (l'appuntamento fisso del venerdì), traffico, cortei e allerta per...

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IL CASO
Una città sotto stress, sull'orlo di una crisi di nervi, attanagliata da scioperi (l'appuntamento fisso del venerdì), traffico, cortei e allerta per la sicurezza. Venerdì il caos per lo stop dei mezzi pubblici, ieri cortei e disorganizzazione sulla viabilità con mezza città bloccata. Oggi ci saranno oltre mille agenti delle forze dell'ordine al corteo nazionale per il no al referendum: c'è il pericolo di infiltrazioni da parte di gruppi radicali ed è stato messo a punto dal questore Nicolò D'Angelo un complesso dispositivo di sicurezza per gestire la difficile giornata di oggi.


IL PRIMO TEST
Sabato il primo test. Dalla basilica di San Paolo è partita la marcia organizzata dal M5S per dire No al referendum che ha raggiunto la Bocca della Verità: paralisi del traffico a ridosso di via Ostiense, viale Aventino fino al Circo Massimo, il lungotevere. In mattinata i comitati per il No da piazza Montecitorio si erano diretti al teatro Quirino. Dalle 14 a piazza della Repubblica la manifestazione colorata, festosa, partecipata (200mila presenze) e apprezzata: il corteo Non una di meno contro la violenza sulle donne. Il questore ha ringraziato le donne che si sono fatte promotrici dell'evento.
Per tutta la giornata vigili che chiudono strade e strozzano il traffico, flop del piano viabilità un po' come accaduto durante la festa delle Forze Armate. Tradotto: code sul lungotevere e giri alternativi sfinenti per raggiungere il lavoro o andare a fare i primi acquisti di Natale.

IL PIANO SICUREZZA
Oggi allo stress da traffico si aggiungerà il timore dal punto di vista della sicurezza, in una città dove l'allerta terrorismo non è cessata nonostante la fine del Giubileo. Sarà una domenica blindata. La mattina il consueto Angelus di Papa Francesco. Poi l'appuntamento più temuto dalle forze dell'ordine, la manifestazione per il no al referendum. Partiamo dai numeri: secondo le stime si attendono 50 mila partecipanti. Saranno un centinaio i pullman che invaderanno la città. I manifestanti provengono da 60 città. L'assembramento è previsto alle 14. Parliamo di sicurezza: ad aderire al corteo ci saranno anche movimenti antagonisti, studenti, centri sociali, no Tav e no Triv. Gli slogan: tra quelli apparsi sui social network «Riprendiamoci piazza del Popolo», «Il mondo del No va in piazza. Prendiamo le strade di Roma». I luoghi: il corteo partirà da piazza della Repubblica, per poi snodarsi per via XX Settembre, via Piave, Corso Italia, il Muro Torto. Arriverà a piazza del Popolo alle 17 circa dove fino alle 24 è previsto un concerto. Attenzione altissima da parte delle forze dell'ordine (3.000 in tutto gli uomini impegnati nel weekend). A preoccupare è soprattutto la possibilità che ci possano essere infiltrati violenti, o blitz ed azioni esterne o piccoli gruppi pronti a staccarsi dalla manifestazione.
In campo ci saranno gli specialisti del controllo delle folle di polizia e carabinieri, la polizia scientifica sarà pronta riprendere con video eventuali azioni illegali, il tutto preceduto alle bonifiche del percorso messe già in atto da artificieri e unità cinofile anti-esplosivo.

METRO B

Sono stati rafforzati anche i servizi di pattugliamento: in centro, ma anche nelle periferie e nei caselli autostradali da dove arriveranno molti dei partecipanti. Insomma una domenica di duro lavoro per le forze dell'ordine, mentre, a complicare tutto c'è lo stop della metro B e della diramazione B1 per l'intera giornata per consentire il rinnovo dell'infrastruttura ferroviaria. Ma non è finita: le forze dell'ordine saranno impegnate anche durante l'appuntamento delle 20.45 all'Olimpico dove si disputerà Roma-Pescara che comporterà le consuete limitazioni al traffico.

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Il Messaggero